I risultati al Cota e all'Hermanos Rodriguez hanno dato ai tecnici preziosi dati per imbastire le nuove sospensioni: nessuna rivoluzione dello schema base ma piccole modifiche per ottimizzare la risposta della macchina
Paolo Filisetti
30 ottobre - 16:56 - MILANO
Un dato che è rimasto sottotraccia, ma emerso dall’esito del GP del Messico F1 per la Ferrari, riguarda proprio la consistenza prestazionale che la SF-25 ha mostrato sia in qualifica sia in gara. Il secondo posto di Leclerc non può avere un effetto taumaturgico sul 2025 della rossa in senso stretto, ma è assolutamente rilevante il fatto che tra Austin e Città del Messico, con due podi conquistati su tracciati dai layout diversi e, soprattutto, con condizioni fisiche diverse (leggi grip e rarefazione dell’aria), i tecnici della Scuderia siano riusciti a trovare una definizione corretta del setup della SF-25, riuscendo a estrarre il massimo potenziale dalla vettura. Ma ciò, paradossalmente, non ha solo una valenza positiva per quanto riguarda le prossime gare da qui alla fine della stagione, infatti ha una rilevanza potenzialmente ancora maggiore in chiave 2026.
ferrari 2026
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È stato infatti rilevante come le prestazioni dinamiche della SF-25 abbiano trovato una loro coerenza in condizioni di carico diverso e con un effetto suolo mai reso critico in termini di pericolo di eccessivo consumo della tavola (plank) sotto il fondo della vettura. Nel 2026 proprio questo problema sarà totalmente assente grazie all’assenza dei canali Venturi e all’adozione di assetti picchiati che riportano alle impostazioni adottate nel 2021. Quanto emerso a Austin e in Messico, ha permesso di eliminare molti dubbi su alcune scelte definitive che dovevano ancora essere compiute per il 2026. Ovvero, nel progetto 678 verranno operate meno rivoluzioni, o per meglio dire, modifiche di quelle eventualmente preventivate. Se le sospensioni avessero continuato a non funzionare secondo l'attuale schema, il layout interno anteriore e posteriore sarebbe stato modificato profondamente.
sospensioni ferrari
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Ora da indiscrezioni raccolte, pare saranno modificati solo i valori di risposta elastica di componenti come barre di torsione e heave damper, quest’ultimo delegato alla gestione delle altezze da terra. Ciò significa che la risposta dinamica della macchina attuale sembra permettere di imbastire gli ultimi dettagli del progetto delle sospensioni 2026 con certezze più solide. Un qualcosa da non sottovalutare, in questa fase, in cui dopo la definizione degli ultimi dettagli della prima configurazione della nuova monoposto si passerà alla prototipizzazione di molte componenti critiche. Il tempo, infatti, scorre velocemente e il 2026 per i team è già iniziato da tempo.



