Lo storico ex discesista azzurro è sconvolto dalla morte dello sciatore azzurro in Cile: "Bisogna aumentare la sicurezza in pista"
15 settembre - 21:59 - MILANO
"Se facessi ancora discesa libera oggi, confesso che non vorrei mai che i nuovi sci venissero cambiati, danno l'adrenalina della velocità: ma la verità è che sono troppo veloci, specie in curva. Ed è ora di cambiarli". L'ex storico discesista italiano Kristian Ghedina, due volte argento mondiale, è sconvolto dalla morte di Matteo Franzoso, lo sciatore azzurro rimasto vittima di una grave caduta in allenamento a La Parva, in Cile. "Impattare un muro o un albero può essere mortale già a 40-50 all'ora - dice all'Ansa -. In allenamento si arriva anche a 120 km/h: eliminare del tutto il rischio non è possibile, ma bisogna fare qualcosa".
ghedina sulla morte di franzoso
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Ghedina, poi, entra nel dettaglio di come si potrebbe fare per garantire agli atleti più sicurezza in pista. "È necessario aumentare gli spazi di fuga e migliorare le reti di protezione. Si potrebbe trovare un sistema per fare piste sempre più sicure ma farlo al 100% è praticamente impossibile - aggiunge a LaPresse -. Poi si potrebbe tornare indietro, utilizzando dei materiali che permettano più di creare velocità in curva. Oggi quando fai forza sterzante e sei in grado di sopportare la forza centrifuga prendi velocità e diventi una fionda. Io però come atleta non tornerei indietro, anche se l'infortunio è dietro le porte".
La Gazzetta dello Sport
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