Gasperini: “Il calcio italiano diventato presuntuoso. Angelino? Situazione delicata. E su Bailey...”

2 ore fa 1

Alla vigilia della sfida di Europa League col Viktoria Plzen, il tecnico della Roma chiede concentrazione: “Abbiamo bisogno di vincere, ma bisogna stare attenti”

Francesco Balzani

Collaboratore

22 ottobre 2025 (modifica alle 14:57) - MILANO

Riprendere il cammino europeo per tornare a vincere all’Olimpico e non rischiare uno scivolone nel girone. Domani sera contro il Viktoria Plzen la Roma non può sbagliare se vuole restare attaccata al treno delle prime otto. Gasperini, alla vigilia della sfida contro i cechi, conosce bene il valore della partita ma invita a non abbassare la guardia. “Abbiamo bisogno di vincere, il girone non è dei più facili rispetto al valore della competizione - ha dichiarato il tecnico -. Dobbiamo alzare la classifica anche se è sempre molto corta con questa nuova formula. Tra l’ottavo posto e il 24° spesso ci sono pochi punti. Ora è importante per noi tornare a vincere dopo quanto successo col Lilla, ma bisogna stare attenti. Il Viktoria Plzen magari si conosce poco, ma il calcio italiano in questo momento ha grosse difficoltà e molta presunzione. Bisogna conoscere meglio certi giocatori e certe squadre”.

ANSIA ANGELINO

—  

Non ci sarà Angelino e Gasperini non nasconde la preoccupazione per le condizioni fisiche dello spagnolo che non migliorano dopo la pesante bronchite asmatica accusata nelle scorse settimane. “Su Angelino non posso mettere bocca - ammette il tecnico - ammette il tecnico -. Sta facendo accertamenti e c’è un comunicato medico. Io non posso entrare nel merito della situazione. Affidiamoci ai medici e auguriamoci che possa tornare al più presto. Incrociando le dita in questo momento ho tutti gli altri a disposizione”. Compreso Bailey che però non sembra ancora pronto per giocare dal primo minuto. “Titolare? Per me lo sono tutti quelli che giocano, anche quelli che entrano dalla panchina. Dal punto di vista fisico non credo possa giocare dall’inizio, ma è guarito e di sicuro potrà entrare a partita in corso. Ci vorrà qualche settimana per averlo al top. Lui centravanti? No, non credo abbia quelle caratteristiche. Dybala può giocare in tutti i ruoli dell’attacco invece, importante che stia bene. Il tridente leggero usato contro l’Inter aveva un senso, poi il gol subito dopo pochi minuti ci ha un po’ rovinato le intenzioni. Nella ripresa abbiamo visto una partita diversa”.

ATTACCO

—  

Il problema della Roma in questo momento riguarda  la fase offensiva. Contro l’Inter i giallorossi hanno provato spesso a cercare la porta senza trovare il gol. “Ma quella partita ci ha dato una fiducia diversa in questo senso - ha risposto Gasperini -. Tirare dieci volta in porta contro un top club come l’Inter è un bel segnale. Bisogna migliorare la qualità balistica, ma i valori dei giocatori ci sono. Dybala, Soulè, Bailey o Dovbyk hanno quelle qualità. Anche di testa con Ndicka, Hermoso o Cristante creiamo situazioni pericolose. E’ un primo passo, poi so che dobbiamo essere più precisi ma ci sono episodi particolari. Vedi i tre rigori o i gol sbagliati a porta vuota”. Il tecnico si concentra poi su Dovbyk e Ferguson: “Ormai è necessario in Italia o in Europa ruotare più attaccanti. Questo è l’effetto del calcio post covid con le cinque sostituzioni. Non si può parlare di titolare o riserva. Giocando ogni tre giorni c’è la possibilità di utilizzarli entrambi e utilizzare più giocatori soprattutto in attacco. Basta guardare i tabellini delle partite e le sostituzioni”.  Poi su Ziolkowski: “Mi ha colpito già in allenamento, ha belle caratteristiche e già gioca con la nazionale polacca, sono convinto farà un’ottima strada. Deve però togliersi solo l’abitudine di entrare sempre in scivolata perché in Italia becchi subito un giallo”.

evoluzione

—  

Gasperini è soddisfatto della crescita di squadra. Soprattutto per quanto visto sabato scorso contro l’Inter. “I miei principi restano gli stessi e sono già nella mia confort zone - ha proseguito il tecnico -. Non vedo molto di diverso dal mio modo di lavorare a Bergamo o qui. Sono molto soddisfatto di alcune prestazioni come quella contro l’Inter. Dobbiamo essere più concreti, se lo fossimo stati il risalto sarebbe stato diverso. Visti i numeri potevamo anche battere l’Inter, io cerco di lavorare al di fuori del risultato e sulla crescita della squadra. E mi pare che la Roma ha fatto un’ottima gara anche sugli esterni. Abbiamo fatto un passo in avanti rispetto per esempio alla vittoria col Verona. Se lì siamo stati fortunati bisogna riconoscere però la sfortuna sia contro il Lilla che contro l’Inter”.

L’ARBITRO

—  

Infine un commento sulla designazione arbitrale visto che a fischiare sarà  il turco Melor. Lo stesso che ha diretto la sfida tra Bruges e Atalanta finita 2-1 per la squadra belga grazie ad un calcio di rigore inesistente concesso ai padroni di casa per un presunto fallo di Hien su Nilsson. Una decisione che scatenò le furie di Gasp. “Non ne ero a conoscenza giuro - sorride il tecnico - pensate quanto è alta la mia attenzione su queste cose. A Bruges abbiamo pagato tanto quella decisione sul rigore. Ma io ho un abitudine, anche se ero arrabbiato dopo mi passa e cancello tutto”.

Leggi l’intero articolo