Nella prossima stagione i blucerchiati giocheranno per la prima volta in C nei loro 79 anni di storia: il finanziatore asiatico ha garantito il suo sostegno, ma lo scompenso finanziario sarà enorme
Così male, mai. Così tutto male, mai. Prima squadra, Primavera, le altre leve giovanili, persino le Women: tutto è franato in pochi mesi, ma il colpo più duro è stato quello di ieri sera, che con una prestazione indegna ha condannato la Sampdoria alla prima retrocessione in C della sua storia, figlia di una stagione sciagurata, fra tanta presunzione e molta incompetenza. Ieri sera la squadra di Evani e Lombardo ha lasciato lo stadio di Castellammare di Stabia oltre due ore dopo la fine della partita e, con un volo charter, è atterrata in piena notte all'aeroporto milanese di Malpensa. Una scelta ritenuta più sicura rispetto all'arrivo a Genova. Poi, dallo scalo di Malpensa, la squadra ha proseguito per il capoluogo ligure (senza utilizzare il pullman ufficiale con il logo del club, ma con un mezzo a noleggio), dove è arrivata alle sette di stamane. Di fatto, la stagione doriana finisce qui. Non ci sarà (almeno formalmente) una ripresa della preparazione.
gli scenari
—
Sarà rifondazione. Il prossimo 30 giugno scadranno i contratti dei quattro allenatori di questa stagione (Pirlo, Sottil, Semplici ed Evani), mentre rimarrà ancora vincolato al club l'ex diesse Accardi (che ha un onerosissimo contratto anche per le prossime due stagioni), Sicuramente a livello di squadra, con una quindicina di giocatori che rientreranno ai rispettivi club per fine prestito, mentre peseranno gli ingaggi pesantissimi di alcuni dei giocatori di proprietà del club. Tutino, ad esempio, ha firmato un triennale da un milione netto, una cifra difficilmente sostenibile in Serie C, dove il monte ingaggi globale oscilla per i top club fra i 4 ed i 6 milioni. Quello della Sampdoria, nel campionato appena concluso, superava invece i venti. Pressoché azzerate, poi, le cifre derivanti dai diritti televisivi, così come destinati a un forte calo merchandising, sponsorizzazioni e incassi dal botteghino. E' vero che il finanziatore asiatico del club ha garantito liquidità anche per il futuro, ma sino ad oggi ha immesso oltre cento milioni in un'operazione che si sta rivelando fallimentare. Il valore economico dell'investimento è stato pressoché azzerato. Resta intatto, invece, il valore emotivo e sentimentale legato al sostegno dei propri tifosi. Manfredi e i suoi più stretti collaboratori hanno sbagliato tutto, ma proprio tutto, perché un risultato così devastante non può certo essere imputabile, neppure in minima parte, alla sfortuna. La retrocessione di per sé non incide sui contratti dei calciatori, a meno che in origine non fossero state previste clausole di questo tipo (neppure ipotizzate).
il club
—
Di sicuro la caduta in C, con lo squilibrio finanziario che si porta dietro, innescherà fatalmente una serie di reazioni fra le quali il richiamo del collegio sindacale agli amministratori per la verifica del rispetto degli impegni assunti con i creditori nell'ambito della procedura di composizione negoziata della crisi, cui la società è stata ammessa con omologa del Tribunale di Genova nell'autunno 2023. Poiché il piano industriale è stato manifestamente disatteso con la caduta in C, serviranno provvedimenti. O, perlomeno, uno sforzo finanziario insolitamente importante per consentire al club da una parte di continuare a beneficiare dei vantaggi dell'omologa della procedura e dall'altra di finanziare la ristrutturazione economica e tecnica della società. Consentendole, in questo modo, di minimizzare le perdite, contemporaneamente, allestire una rosa idonea a tornare immediatamente in B, nell'anno in cui la Samp compirà ottant'anni di vita.