
Dopo aver eliminato prima Milwaukee e poi la testa di serie Cleveland, Haliburton e compagni non sono più una sorpresa. E ai playoff sanno esaltarsi come pochi...
Si sono guadagnati due finali di Conference a Est di fila, zitti zitti. Gli Indiana Pacers sono la squadra Nba più sottovalutata in circolazione: non se li fila nessuno, eppure vincono. Chiacchierano poco e vincono parecchio. Buttar fuori dai playoff i Cleveland Cavaliers, la testa di serie numero 1 della Eastern Conference – e con un roboante 4-1 nella serie di 2° turno playoff – non è impresa che possa passare inosservata, stavolta. Nel 2024 potevano essere considerati una sorpresa, avevano raggiunto le semifinali dei playoff dando poi filo da torcere persino ai Boston Celtics futuri campioni. Ora restano fuori dai radar Nba, sintonizzati sui grandi mercati, sui grandi personaggi, però i brillanti risultati sono meno imprevedibili rispetto ad allora. Hanno eliminato al primo turno la Milwaukee di Giannis Antetokounmpo e al secondo la Cleveland di Donovan Mitchell, squadra con tre All Star, con il difensore dell’anno Evan Mobley, con l’allenatore dell’anno, Kenny Atkinson. Ai Cavs i premi, ai Pacers la qualificazione. Stagione regolare e playoff sono quasi due sport diversi in Nba. E il basket da playoff, quello che conta di più, sembra cucito addosso a Indy come un abito di sartoria su misura.