A 20 anni sfidava il Barça col Gimnastic, poi la scelta coraggiosa della Pergolettese: oggi è protagonista con i liguri neopromossi
Oscar Maresca
18 settembre - 16:37 - MILANO
Un aereo per l’Italia gli ha cambiato la vita. Bernat Guiu, catalano di Falset, nel settembre 2020 con il piccolo Gimnastic di Tarragona ha sfidato il Barcellona di Messi in amichevole: “Avrei fatto anche il portiere pur di giocare. La notte prima non ho dormito dall’emozione. Stavo sfidando la mia squadra del cuore e il mio idolo”. Il sogno avverato di un ventenne che si divertiva in terza divisione spagnola però si è presto trasformato in un incubo: “Non mi hanno dato la possibilità di dimostrare il mio valore in prima squadra, così ho rescisso il contratto. Quando è arrivata la chiamata dalla Pergolettese non ci ho pensato due volte. Il giorno dopo ero già in Italia”. L’avventura dell’attaccante classe 2000 in Serie C è iniziata con il club gialloblù. Tra dribbling, gol e assist ha attirato l’attenzione dell’Entella. La scorsa estate si è trasferito a Chiavari trascinando la squadra fino alla promozione in B. Anche quest’anno Guiu ha cominciato benissimo: due assist in tre partite con la formazione di Chiappella. L’ultimo decisivo per il gol di Tiritiello che ha regalato la prima vittoria stagionale ai liguri. Non sfiderà più il Barcellona, ma in campo ha imparato a fare la differenza.
Occasioni mancate
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Nella sua carriera Guiu ha giocato in tutti i ruoli: terzino, esterno alto, mezzala, attaccante. Per mister Chiappella lo spagnolo deve agire dietro la punta, così da avere libertà di inventare. Per Bernat, il calcio è sempre stato una questione di famiglia: papà allenatore, fratelli calciatori. Quando aveva 15 anni nella squadra del suo paese mancava un giocatore, era la partita decisiva: “Segnai il gol della promozione”, ha raccontato. Da quel momento non è mai più uscito dal campo. A 17 anni, il Gimnastic di Tarragona lo ha aggregato alla Primavera. Ma il classe 2000 non è riuscito a imporsi: “Faticavo a trovare spazio. A quel livello non puoi vivere di pallone, nelle giovanili guadagnavo 500 euro al mese. E tra i grandi non mi chiamavano”. Serviva una svolta.
Il jolly dell’Entella
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Alla Pergolettese ha recuperato il tempo perso. Guiu ha giocato tre stagioni in gialloblù collezionando 97 presenze e 11 reti. Lo scorso anno con il club ligure ha segnato 7 gol e servito 6 assist in 35 partite. In Serie B vuole migliorarsi ancora: “Il sogno è arrivare in A”, ha ammesso. La strada è ancora lunga, l’attaccante spagnolo non ha fretta. Si è fermato ed è ripartito lontano da casa per inseguire un sogno. Cinque anni fa sfidava il Barça di Messi, però tra i grandi le chance non arrivavano. Oggi è il jolly dell’Entella neopromosso. Un’altra vita, nuove occasioni. Meno male che ha preso quell’aereo.