Violati dati relativi a passaporti e indirizzi di residenza. La Fia ha reso noto di aver risolto il problema per evitare futuri attacchi
24 ottobre - 00:15 - Milano
La Federazione internazionale dell'automobile (Fia) ha confermato alcune indiscrezioni secondo le quali in estate aveva subito un attacco hacker che ha causato la violazione di dati personali di alcuni piloti, tra cui Max Verstappen. In una dichiarazione rilasciata in occasione del GP Messico di F1, la Fia ha affermato che l'incidente è avvenuto "durante l'estate" e che sono state adottate nuove misure di sicurezza per proteggere i dati.
dati rubati a verstappen
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La violazione ha riguardato il sito Fia Driver Categorization, dove gli hacker sono riusciti a trovare informazioni, tra cui numeri di passaporto e recapiti personali di molti piloti. "Sono state adottate misure immediate per proteggere i dati dei piloti e la Fia ha segnalato il problema alle autorità competenti per la protezione dei dati - si legge nella dichiarazione - e ha informato i piloti interessati da questo problema. Nessun'altra piattaforma digitale della Fia è stata interessata da questo incidente". L'incidente era stato reso pubblico dall'esperto di sicurezza Ian Carroll, che insieme con due colleghi era stato in grado di accedere al curriculum di Verstappen, alla sua super-licenza, al passaporto e ad altri dati. Verstappen non ha ancora rilasciato alcun commento pubblico sulla violazione dei suoi dati personali.
La Gazzetta dello Sport
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