Boban e il Milan di Sacchi e Capello: ecco perché Modric si innamorò del Diavolo

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L'idolo Zvone, i trionfi in serie quando Luka era bambino: il croato si fece stregare dai colori rossoneri. E quella frase alla Gazzetta di cinque anni fa...

Marco Pasotto

Giornalista

5 giugno - 10:36 - MILANO

Luka Modric si trova nella gradevole situazione di poter scegliere la sua prossima avventura anche con il cuore. A 39 anni (saranno 40 a settembre), con 34 titoli infilati in una bacheca immensa dove brilla soprattutto il Pallone d'oro portato a casa nel 2018, Luka non sente l'obbligo assoluto di ascoltare ancora la musica della Champions, né ha necessità di contratti indecenti. Il suo scopo, adesso che manca meno di un mese all'addio al Real, è planare in un luogo stimolante e allenante, dal momento che l'obiettivo è presentarsi nelle migliori condizioni al Mondiale dell'anno prossimo. Ecco perché, a differenza di tanti colleghi, non ha preso in considerazione ipotesi arabe, ma sta rivolgendo lo sguardo all'interno dell'Europa. E allora, se occorre fare una scelta anche con il cuore, il Milan ai suoi occhi ha sicuramente un perché importante. Ma certo, c'è anche lui nell'elenco smisurato di bambini aspiranti calciatori dei quali prima o poi, quando diventano grandi e famosi, spunta una foto con addosso una maglietta rossonera vintage.

di padre in figlio

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A volte, quando si arriva in un club nuovo, fa comodo raccontare le presunte passioni giovanili per gli stessi colori: possono essere semplici operazioni acchiappa-simpatia, ma anche grandi verità. Nel caso di Luka, buona la seconda. Nella foto qui sotto è assieme a mamma e papà, e indossa la tuta del Diavolo mentre esibisce una coppa alta quanto lui. La testimonianza d'amore per il Milan è evidente e il club rossonero gli è rimasto appiccicato addosso al punto da trasferirlo, evidentemente senza particolari difficoltà, al primogenito Ivano. Sul web circolano infatti un paio di foto scattate nel deserto assieme al figlio che indossa la maglia rossonera della stagione 2022-23, quella con lo scudetto sul petto.

fra trofei e zvone

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Da dove nasce la passione milanista di Luka? Beh, quando lui era ragazzino - anni 90 - non era particolarmente difficile innamorarsi del Diavolo, anche all'estero. Quello era il Milan che nel quinquennio tra il 1989 e il 1994 aveva messo in fila lo sproposito di tre Coppe Campioni/Champions, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Supercoppe europee, 3 scudetti e 3 Supercoppe di Lega. Una leggerissima sovraesposizione sportiva a livello planetario. Ma c'è anche - e soprattutto - un'altra chiave che ha fatto innamorare Luka del Milan: l'arrivo in rossonero (nel 1992, quando Modric stava per compiere 7 anni) di Zvonimir Boban, idolo di svariate generazioni di bimbi croati. La scintilla è scoccata così: i trionfi rossoneri impreziositi dalla presenza di Zvone, definito da Luka "idolo" senza giri di parole. Da adulto Modric ha condiviso anni di trionfi a Madrid con Ancelotti, vecchio cuore rossonero, e ha sempre speso parole dolci per il Milan. Ci sono, in particolare, quelle che disse alla Gazzetta in un'intervista di cinque anni fa: "Boban era un mio idolo e papà, quando ero piccolo, mi comprò una tuta rossonera (la stessa della foto, ndr). Mi immaginavo calciatore del Milan ma è andata diversamente... e quando arrivi al Real è difficile pensare di andare altrove". Certo, è andata diversamente, ma ora parrebbe davvero arrivato il momento di rimediare e riscrivere un pezzo di quella storia.

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