Atletica: Mei, un Golden Gala di successo e alto livello tecnico

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"È stata un'altra edizione straordinaria dal punto di vista tecnico, anche senza record del mondo. Ottime gare, ormai da quattro anni a questa parte, nel solco di una manifestazione che non ha il budget dei meeting più grandi come Zurigo e Londra ma riusciamo ad essere sempre tra i più apprezzati della Diamond League". Così il presidente della Fidal, Stefano Mei, fa un bilancio del Golden Gala svoltosi ieri sera a Roma.
    "È stata anche un'edizione particolare, in concomitanza con la partita dell'Italia e con quella di Sinner - ha aggiunto Mei parlando a RadioRai -. Sarebbe stato meglio fare un giorno per uno, ma non avevamo la palla di vetro. Comunque abbiamo venduto circa 25mila biglietti".
    Dal punto di vista tecnico, il n.1 dell'atletica leggera italiana, sottolinea la prestazione di Nadia Battocletti "unica atleta che riesce a contrastare le atlete degli altipiani, sta crescendo con continuità, innanzitutto a livello mentale. Tamberi è venuto per onor di firma e per rispetto del pubblico ma si sono messi in evidenza la Folorunso, Weir... e anche gli altri, Riva nei 1500, la Bruni. Furlani è stato battuto ma sta continuando la sua strada verso la grandezza. Mattia - afferma Mei - è una delle realtà più belle del nostro movimento, un ragazzo di 22 anni molto maturo, sa che il suo percorso quest'anno finisce a Tokyo".
    "I paragoni con il tennis? Sono mondi differenti, il tennis è facile da comprendere, l'atletica è un universo più ricco e vario, bisogna avere una cultura sportiva più profonda - giudica il presidente Fidal -. Abbiamo 66 atleti nei primi 100 considerate tutte le discipline e siamo i favoriti per la Coppa Europa: mi tengo stretta la mia atletica. I 17 finalisti che abbiamo piazzato alle Olimpiadi Parigi, in uno sport che ha più di 200 Paesi che lo praticano, certificano il nostro stato di salute".
   

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