Fino al 2018 il boxer di 1.170 cc ha equipaggiato una gamma ampia di modelli, dalla R 1200 GS alla RT, diventando uno dei bicilindrici più longevi e apprezzati di sempre. Affidabile, robusto e capace di superare senza problemi i 200.000 km, ha segnato il passaggio dalla generazione classica a quella moderna. Rappresenta il miglior compromesso tra prestazioni, semplicità costruttiva e prezzo d’acquisto
Valerio Boni
22 maggio - 08:39 - MILANO
Oggi che anche le moto più solide vengono spinte verso soluzioni sempre più sofisticate e complesse, il motore boxer della serie Bmw R 1200 resta un simbolo di equilibrio tra tradizione e innovazione. È il cuore di una generazione di moto Bmw che ha accompagnato viaggiatori di tutto il mondo per oltre quindici anni, distinguendosi per affidabilità, semplicità meccanica e prestazioni sempre adeguate. Oggi la gamma boxer è arrivata al sofisticato 1300 con distribuzione a fasatura variabile, ciclistica ancora più compatta e gestione elettronica evoluta. Prima di lui, il 1250 aveva già introdotto importanti miglioramenti rispetto al 1200, soprattutto in termini di coppia e fluidità. Ma è proprio il 1200 – in particolare nella sua versione bialbero e in quella con raffreddamento misto aria/liquido – a rappresentare il punto di equilibrio ideale. È il motore che ha segnato il passaggio dalla generazione classica a quella moderna, e che oggi, anche sul mercato dell’usato, offre il miglior compromesso tra prestazioni, semplicità costruttiva e prezzo.
lunga evoluzione
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Il boxer di 1.170 cc debutta nel 2004, inizialmente sulla R 1200 GS, aprendo una nuova fase nella storia del marchio tedesco. È più leggero (circa 30 kg in meno rispetto al predecessore R 1150), più potente (100 Cv contro gli 85 della versione precedente) e più fluido nella risposta all’acceleratore. Ma è solo l’inizio: nel 2010 arriva la versione Dohc, con doppio albero a camme in testa, che migliora l’erogazione agli alti regimi e rende la meccanica ancora più raffinata. La vera rivoluzione arriva nel 2013, con il passaggio al raffreddamento misto aria-liquido, che consente un controllo più preciso delle temperature e una gestione elettronica più evoluta. Questa generazione, inizialmente accolta con qualche scetticismo dai puristi, si rivela presto un successo grazie all’incremento di prestazioni (125 Cv e 125 Nm di coppia) e a una migliore efficienza nei consumi.
i numeri di un successo
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Nel corso degli anni, il boxer R 1200 ha equipaggiato numerosi modelli, diventando un riferimento trasversale per tutta la gamma Bmw. Oltre alla celebre R 1200 GS – autentico best seller mondiale, disponibile anche nella variante Adventure – lo troviamo sulla R 1200 R (nuda da turismo), R 1200 RT (gran turismo carenata), R 1200 ST (tourer sportiva), e sulle versioni più spinte come la R 1200 S. O ancora, in allestimenti più performanti, sulle rare e specialissime HP2 Enduro, HP2 Megamoto e HP2 Sport. Il boxer tedesco ha saputo adattarsi a ogni contesto d’uso: dalle lunghe percorrenze autostradali alle piste africane, dalle uscite in coppia con bagagli a pieno carico fino alle giornate in pista con i modelli più sportivi. Poche architetture motoristiche possono vantare una tale versatilità abbinata a una longevità così marcata.

Manutenzione minima, percorrenze massime
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Uno degli aspetti che rende questo motore così amato è la sua capacità di funzionare a lungo senza richiedere attenzioni eccessive. I tagliandi standard si effettuano ogni 10.000 km, ma è soprattutto la semplicità delle operazioni a stupire: la regolazione delle valvole, per esempio, è alla portata anche di un buon meccanico amatoriale grazie alla disposizione laterale dei cilindri. Non è raro trovare esemplari con oltre 200.000 km percorsi ancora in piena efficienza, e c'è chi ha superato i 300.000 km con interventi minimi. I problemi più ricorrenti? Qualche noia alle bobine d’accensione, alternatori difettosi sulle prime versioni a liquido, o la guarnizione del giunto cardanico da tenere d’occhio nelle versioni più chilometrate. Ma si tratta di casi isolati e noti, facilmente gestibili con un po’ di prevenzione.
Prezzi e disponibilità dell’usato
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Il mercato dell’usato premia ancora oggi la reputazione del boxer 1200, ma offre soluzioni per quasi tutte le tasche. Le prime R 1200 GS (2004-2009) si trovano a partire da 4.500 euro, con qualche attenzione da riservare alla manutenzione passata. Le versioni con Dohc (2010-2012) salgono a circa 6.500-7.500 euro. Per un esemplare raffreddato a liquido (2013-2018) si parte da 9.000 euro, ma è facile superare i 12.000 per le versioni Adventure ben accessoriate. Le R 1200 RT sono spesso relativamente sottovalutate (non in assoluto, ma rispetto alle GS) sul mercato, e rappresentano un’occasione interessante per chi cerca una tourer comoda e veloce a prezzi inferiori rispetto alla media. Le versioni HP2, invece, sono ormai oggetti da collezione e le quotazioni superano facilmente i 15.000 euro, con punte oltre i 20.000 per esemplari in perfette condizioni o con accessori d’epoca.
Perché sceglierlo
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Il boxer R 1200 è molto più di un motore: è una filosofia. Il suo sound inconfondibile, la coppia generosa fin dai 2.000 giri, l’equilibrio ciclistico garantito dalla posizione bassa dei cilindri e la trasmissione cardanica priva di manutenzione contribuiscono a un’esperienza di guida unica. Chi lo ha provato difficilmente torna indietro. È il motore perfetto per chi vuole una moto per macinare chilometri, senza rinunciare a comfort, prestazioni e sicurezza. E anche oggi, con l’arrivo delle nuove generazioni con fasatura variabile, il boxer 1200 resta un riferimento per chi cerca l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Un motore da tenere, da rivivere, da tramandare.