Berrettini piega Navone e ora sfiderà Zverev. Per sé e per Sinner...

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Matteo supera l'argentino 6-4 6-4 e ora trova il favorito del torneo, che perdendo darebbe addio alle speranze di superare Jannik prima della fine della sospensione

Luigi Ansaloni

7 aprile - 17:23 - MILANO

Matteo Berrettini debutta all’Atp 1000 di Montecarlo vincendo una partita che ha rischiato più volte di complicarsi. Il romano ha battuto in due set (6-3 6-4 in un’ora e 45 minuti) un avversario ostico sulla terra rossa come l’argentino Mariano Navone, numero 70 al mondo, in un match molto più difficile di quanto dica il punteggio. Il romano si è regalato così il secondo turno contro la testa di serie numero uno del torneo, Alexander Zverev, in una partita che interessa da vicino anche Jannik Sinner. Perché? Semplice: se Berrettini riuscisse a battere il tedesco, il suo amico altoatesino sarebbe n.1 di sicuro fino al suo rientro dalla sospensione, fissato agli Internazionali di Roma. 

la partita

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Non sarà facile, ovviamente, e Matteo sa che dovrà fare molto di più in campi, come quelli di Montecarlo, che fino ad ora non ha mai particolarmente amato, visto che ci aveva perso tre volte su quattro all’esordio. Nel primo set subito palla break per Berrettini per andare avanti, ma Navone è bravo ad annullarla. Il primo a strappare il servizio all’avversario è l’italiano, molto efficace in risposta, stranamente meno del solito alla battuta: non per niente il controbreak del sudamericano è immediato. Si arriva sul 3-3 quando Navone regala un altro break a Matteo, che annulla poi una palla break sul 5-4 e porta a casa il primo parziale. Nel secondo tutto sembra filare liscio per il romano, attuale numero 34 al mondo, con un 4-1 e servizio comodo, frutto di un doppio break ottenuto con nemmeno troppo sforzo, quando all’improvviso si spegne la luce nel gioco di Matteo: sequenza di errori e 4-4 in men che non si dica. Per fortuna, a quel punto, ci sono state di nuovo le incertezze di Navone e l’orgoglio di Berrettini, che con un terzo break va a servire per il match, chiudendo (non senza penare) la partita. Il fatto di aver già debuttato sul rosso e di aver assaggiato il campo di Montecarlo potrà essere un aiuto contro un avversario che appare più forte ma forse in questo momento più fragile psicologicamente come Zverev.

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