I biancoverdi buttano via una vittoria storica negli ultimi 15 minuti, nonostante l’uomo in più. Passano i francesi 39-37 con due mete nel finale
Francesco Palma
5 aprile - 18:14 - MILANO
Una beffa incredibile: un ottavo di finale che per il Benetton si era messo benissimo (+10 e un uomo in più per il rosso a Seguret) si è trasformato in una disfatta. I biancoverdi mancano l’appuntamento con la storia perdendo 39-37 in terra francese contro Castres, che si qualifica ai quarti di finale di Champions Cup, la massima competizione europea. Per la squadra di Bortolami sarebbe stata la prima volta nella storia tra le prime 8 d’Europa, e sembrava tutto apparecchiato affinché accadesse: un primo tempo combattuto e alla pari, una ripresa in crescendo e un rosso ai francesi che aveva spianato la strada ai trevigiani. Poi negli ultimi 15 minuti è successo l’inspiegabile: il Benetton, con l’uomo in più, padrone della partita e con 10 punti di vantaggio ha letteralmente staccato la spina, si è fatto dominare in mischia subendo una rimonta clamorosa. La decide una meta di Fernandez a un minuto dalla fine. Castres passa ai quarti di finale, il Benetton si ferma agli ottavi: comunque un risultato storico ("la conferma di quanto il rugby italiano sia competitivo" dice Bortolami a fine partita) ma dopo una partita dal genere restano solo la rabbia e le lacrime dei biancoverdi.
ritmi assurdi
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Ritmi folli La tensione del match tradisce il Benetton: Rhyno Smith attacca dai propri 22 ma scivola clamorosamente e perde l’ovale, Baget è il primo ad arrivarci e con un calcio mette sotto pressione Albornoz, che scivola a sua volta e regala all’ala francese la prima meta. Nemmeno il tempo di rimettere il pallone in gioco e i biancoverdi rispondono subito: Favretto recupera subito l’ovale, Menoncello apre in due la difesa francese e Gallo finalizza per il 7-7. Al 7’ sale in cattedra il solito Zuliani, che scava nel raggruppamento in mezzo a tre francesi e guadagna il calcio di punizione del primo vantaggio trevigiano, con Albornoz che centra i pali. L’argentino però spreca altri 3 punti agevoli al 13’, dopo una bella azione di Odogwu e Mendy. Castres, invece, non sbaglia e al 17’ ritorna davanti: incrocio di Le Brun per Chabouni che evita Brex e segna il 14-10 con trasformazione dello stesso Le Brun. Il Benetton difende bene, lotta e dimostra di avere le qualità per giocarsela, salvo poi sprecare tutto con una serie di errori macroscopici: Scrafton butta via il pallone mettendo in difficoltà Albornoz, che a sua volta su fa intercettare un passaggio telefonato da Baget, che ringrazia e firma la doppietta: 19-10 con Le Brun che non trasforma. Quando il Benetton ingrana, però, fa male: la mischia è dominante è guadagna una penaltouche importante nei 22, Gallo e Zuliani fanno strada, poi Albornoz serve a Mendy in pallone della seconda meta. È il momento migliore dei biancoverdi: Favretto si inventa un buco clamoroso nei propri 22, Mendy segue l’azione e viene placcato da Papalii, ma riesce a servire Brex con un grande offload per la meta del 22-19 per i biancoverdi. Il finale di un primo tempo già giocato a ritmi folli aumenta ancora di intensità: Arata si inventa uno splendido calcetto per la corsa di Chabouni, sostegno di Babillot per la meta del 24-22 con cui si va all’intervallo.
follia finale
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Il secondo tempo riparte agli stessi ritmi del primo, e al 43’ arriva l’episodio che cambia la partita: placcaggio folle di Seguret che prende direttamente in faccia Albornoz, rosso diretto e Castres in 14. I biancoverdi colpiscono subito: maul avanzante, Bernasconi si stacca e segna la meta del 27-24. Castres pareggia subito col piede di Le Brun, poi gli animi si accendono: dopo un fallo del Benetton partono gli spintoni, arrivano tutti e si accende un parapiglia che dura un paio di minuti. L’arbitro Dickson ne punisce uno per parte: giallo a Zuliani e Vanverberghe. In 14 contro 13 il campo si apre: tutto apparecchiato per le caratteristiche di Paolo Odogwu, che si invola sul lato sinistro, brucia Ambadiang e marca in bandierina per il vantaggio. Albornoz trasforma, poi al 62’ allunga ulteriormente dalla piazzola per il 37-27. La fiammata di Ambadiang, che si fa perdonare l’errore precedente trasformando in meta un bel calcio di Le Brun, riapre la partita, poi Zuliani e Lamaro con un gran turnover disinnescano una bella azione francese. Nel momento in cui bisognerebbe chiudere la partita al Benetton viene il braccino e Castres – più abituato a queste partite – nonostante l’uomo in meno dà il via all’assalto, guidato peraltro dall’italiano Loris Zarantonello entrato nella ripresa. La mischia francese adesso è superiore e guadagna due calci di punizione di fila nei 22 dei biancoverdi, che tengono duro e si salvano sull’imbucata di Fernandez, tenuto alto da Gallo che però viene ammonito proprio per un placcaggio alto sul mediano di Castres. I francesi spingono ancora e in parità numerica trovano la meta della beffa un minuto dalla fine, ancora con Fernandez che stavolta riesce ad andare oltre dopo l'ennesima azione da mischia: il numero 21 trasforma per il vantaggio, 39-37. Finisce così, perché l’ultimo pallone è raccolto dai francesi. Al Benetton restano solo le lacrime.