Infaticabile Armani: seppur a casa in convalescenza dopo il recente ricovero ospedaliero, 're Giorgio' ha seguito in diretta non solo la sfilata, ma anche le prove dello show della linea Emporio.
"Giorgio ha visto la sfilata in diretta. Mi ha detto che gli è piaciuta, e gli ho risposto 'lasciala almeno finire" ha scherzato il suo storico braccio destro Leo Dell'Orco, responsabile delle linee maschili della maison, uscito in passerella a fine sfilata, la prima in 50 anni senza lo stilista che nel 1975 ha fondato l'azienda che porta il suo nome.
La notizia della sua malattia ha fatto preoccupare il mondo della moda e non solo: da quando ieri ha comunicato la sua indisposizione, a Giorgio Armani sono arrivati centinaia di messaggi di auguri, a partire da quello dell'amica Michelle Pfeiffer. E lui leggendo i giornali, si è anche un po' commosso per tutto questo affetto. Alla sfilata della collezione Emporio per la prossima estate, inevitabilmente si parlava molto delle condizioni di salute di 're Giorgio', che compirà 91 anni il prossimo 11 luglio, ma il suo team ha rassicurato tutti spiegando che il signor Armani - come lo chiama anche chi lavora con lui da una vita - si sta riprendendo e, fedele alla sua celebre dedizione per il lavoro, ha seguito via Facetime ogni dettaglio dello show, ansioso di riprendersi per i prossimi appuntamenti parigini dell'alta moda.
In passerella una delle collezioni Emporio più belle degli ultimi anni, ispirata all'Africa e intitolata 'Origini', perché recupera forme e atteggiamenti fondanti dell'estetica armaniana, a partire dall'interesse per altre culture. Questa volta la proposta coglie segni, colori, idee dalla cultura africana per tradurli in quella leggerezza e scioltezza di forme così tipica del brand. Motivi geometrici, tessiture, richiami all'artigianato locale vestono un guardaroba contemporaneo, fatto di giacche morbide spesso portate a pelle, pantaloni ampi, lunghe tuniche anche in suede. "In questi ultimi anni - spiega lo stesso Giorgio Armani in una nota diffusa a margine dello show - è stata per me una piacevole sorpresa riscoprire l'interesse delle giovani generazioni per le origini del mio lavoro, per le forme esplorate trent'anni fa e che appartengono ancor oggi a un'estetica in continua evoluzione. Questo - le sue parole affidate a uno scritto - mi ha spinto a riguardare quel momento, non con nostalgia, ma per coglierne leggerezza ed energia. Questa collezione, molto sentita, è un omaggio al sud del mondo che mai smette di ispirare, pensata per un uomo consapevole che non disdegna la decorazione".
Un uomo che veste crêpe e lini dalla mano ruvida o fluida e impalpabile, in toni caldi di sabbia e terra, come sbiancati dal sole, mossi da motivi ispirati ai mosaici marocchini o alle tende berbere, con lavorazioni a punto smock che rievocano i tatuaggi rituali e ricami fitti di perline e filo di seta che disegnano rappresentazioni dell'infinito. In tema gli accessori, dalle pantofole intrecciate alle infradito, dalle grandi sacche dai motivi etnici fino alle collane con monete e nappine, in un invito a decorarsi seguendo l'istinto e non la vanità, come Armani insegna.
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