Dopo le critiche ricevute per l'errore che è costato la gara a Charles Leclerc, Kimi Antonelli torna a Monza, un anno dopo l'annuncio come pilota Mercedes
Marco Bruckner
4 settembre - 16:33 - MILANO
Kimi Antonelli ritorna a Monza, dove l’anno scorso disputò la sua prima sessione di libere in un Gran Premio ufficiale con la Mercedes, finendo però a muro dopo pochi minuti: “Sono successe parecchie cose qui l’anno scorso. Ho alcuni bei ricordi, altri più negativi. È un circuito molto speciale e sarà un weekend altrettanto speciale. Qui mi hanno annunciato come pilota Mercedes. Da quel momento è stato un periodo intenso. Finora penso sia andata piuttosto bene”. La speranza del pilota italiano è che la sua W16 possa essere competitiva nel Tempio della Velocità: “È sempre difficile capire a che livello siamo perché le monoposto si stanno avvicinando sempre di più. L’anno scorso a Monza la vettura, soprattutto in qualifica, era competitiva. E quest’anno tendenzialmente siamo andati bene dov’eravamo andati bene nel 2024. Quindi speriamo che sia così anche questa volta”.
Come Montreal
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Sulle eventuali somiglianze tra il tracciato di Monza e e quello di Montreal, in cui ha ottenuto il suo primo e ad ora unico podio in stagione, Antonelli ha commentato così: “Qui c’è molto meno carico aerodinamico. Ci sono alcuni tratti simili a Montreal, ma altri molto diversi, soprattutto nella seconda parte del tracciato. Speriamo però di poter ripetere i risultati del Canada. Siamo tornati alla vecchia sospensione che ci dà più fiducia, quindi speriamo di avere una buona velocità”. Per Kimi è il secondo GP di casa, dopo quello di Imola, al termine del quale dichiarò di voler gestire diversamente le gare casalinghe: “Era la mia prima gara di casa, ho dedicato molte energie ad altre attività e quando entravo in macchina, già al sabato, non mi sentivo al 100%. Questo weekend saprò gestirmi meglio rispetto a Imola”.
l'errore in olanda
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Antonelli arriva a Monza dopo aver commesso un brutto errore a Zandvoort, che è costato la gara a Charles Leclerc. In generale, gli ultimi mesi non sono stati semplicissimi per il 19enne italiano: “Devo concentrarmi su me stesso e su quello che devo fare. È semplice perdersi concentrandosi troppo sul risultato finale. Nonostante il periodo non sia stato dei più semplici, penso sia molto meglio concentrarsi sulle cose che bisogna fare, ovvero guidare bene, mettere insieme le cose e aiutare il team a trovare il bilanciamento giusto. Il modo migliore di fare ciò è concentrarmi su me stesso cercando di limare ogni singolo dettaglio”.