È 'Unite e Plurali' il tema della
quindicesima edizione del WeWorld Festival che torna a Milano,
dal 23 al 25 maggio, con oltre 90 ospiti e più di 50 eventi
gratuiti, negli spazi di Base. Tra i temi al centro di questa
edizione la libertà dei corpi, la maternità, la sessualità,
l'educazione affettiva, l'indipendenza economica, il contrasto
all'hate speech e alle disuguaglianze di genere.
"Ci hanno abituate a scegliere: madre o in carriera, bella o
intelligente, indipendente o rispettabile. Noi invece scegliamo
la E. La lettera più femminista dell'alfabeto, quella che tiene
insieme, che non esclude. Perché siamo unite e plurali, libere e
diverse", commenta Greta Nicolini, direttrice del WeWorld
Festival Milano.
Tra i nomi principali di questa edizione, per citarne solo
alcuni, la scrittrice Lidia Ravera, l'attrice Laura Formenti, la
fotografa Simona Ghizzoni, la cantante Giulia Mei, l'attrice e
regista Yvonne Sciò, Francesca Fiore e Sarah Malmerich di
Mammadimerda, la divulgatrice economica Pecuniami, il rapper
Amir Issaa, la giornalista Giulia Siviero, l'economista
femminista Azzurra Rinaldi.
Al taglio del nastro il sindaco di Milano, Giuseppe Sala e
l'assessore alla Cultura Tommasso Sacchi e il Direttore della
Coperazione italiana Marco Rusconi che hanno sottolineato
l'alleanza con WeWorld nella battaglie comuni, tante, a partire
da quella della parità di genere.
Tra gli eventi principali la formazione per giornalisti e
giornaliste, il 24 maggio, sul tema Migrazioni, Cambiamenti
Climatici e Parità dei Generi, in collaborazione con l'Ordine
dei Giornalisti della Lombardia nell'ambito dei progetti Le
Rotte del Clima, co-finanziato da Fondazione Cariplo e Unione
Europea. Il 25 maggio si tiene il talk Dream Gap: Ribelli,
sognatrici, protagoniste, attività promossa dal progetto Diritto
al futuro finanziato da Cassa Depositi e Prestiti. L'evento ha
l'obiettivo di abbattere gli stereotipi di genere perché le
bambine possano sognare senza limiti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA