La squadra di Flick vince il terzo titolo stagionale dopo Supercoppa e Coppa del Re: anche contro l'Espanyol decisivo l'astro nascente
dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci
15 maggio 2025 (modifica alle 23:59) - MADRID (SPAGNA)
Una prodezza di Lamine Yamal e una rete nel recupero di Fermín danno al Barcellona la Liga numero 28. I blaugrana hanno vinto 2-0 a Cornellá il derby con l’Espanyol, conquistando il trofeo a casa dei rivali esattamente come due anni fa, cosa che ha generato grande tensione alla fine, con gli irrigatori del prato azionati per cercare di innaffiare e raffreddare la festa culé. Il minorenne Lamine Yamal ha riprodotto la rete magica che aveva segnato alla Francia nella semifinale dell’Europeo dello scorso anno, ed è il simbolo di questo nuovo Barça di Flick che chiude la stagione col ‘triplete’ nazionale: Supercoppa di Spagna, Copa del Rey e Liga. Il Madrid a 2 giornate dalla fine è a -7 ed è quindi ufficialmente campione uscito. Addio ad Ancelotti, benvenuto a Flick, che nel suo primo anno in Spagna ha trasformato e lanciato un Barcellona pieno di giovani e di canterani, come i due marcatori di questa sera.
LE SCELTE
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Difesa inedita per il Barcellona, Eric García continua a sostituire Kounde, Gerard Martín manda di nuovo Balde in panchina, con Cubarsí acciaccato e Iñigo Martinez squalificato spazio a Araujo e Christensesn. Davanti torna Lewandowski anche perché Ferran Torres è stato operato di appendicite.
L’INCIDENTE
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Poco prima della partita una donna ha perso il controllo della sua macchina e ha finito per investire la folla di tifosi che stava andando allo stadio. Panico, 14 feriti ma fortunatamente nessuno grave. Le notizie non confermate però si sono ingigantite e al 7’ del primo tempo i tifosi dietro la porta di Joan García hanno chiesto all’estremo difensore dell’Espanyol di avvisare l’arbitro perché sospendesse la gara. Lo stop è durato pochi secondi, lo speaker ha detto varie volte che non c’erano feriti gravi ma parte della curva se n’è comunque andata e non è più tornata.
ESPANYOL SPRECONE
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L’Espanyol si è difeso con grandissimo ordine impedendo al Barça di creare un solo pericolo vero nel primo tempo, e spaventando il Barça con due contropiede rapidissimi: nel primo Urko ha sprecato sparando fuori, nel secondo Szczesny è stato immenso su Puado, che poi ha buttato via un’altra ripartenza con un passaggio a Kumbulla da dimenticare. Dall’altra parte Lamine, Lewa e Raphinha controllati con grande diligenza dalla difesa ‘períca’.
SEMPRE LAMINE
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Flick ha inserito Balde per Gerard Martín e ha perso subito Araujo, sostituito da Cubarsí, ma si è consolato con la magia di Lamine Yamal, che al 53’ ha deciso la Liga con il suo sinistro a giro rientrando da destra marchio di fabbrica personale. Un colpo meraviglioso, una parabola ipnotica, una traiettoria imprendibile anche per il miglior portiere della Liga, Joan García.
ESPULSIONE E TENSIONE
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Szczesny è stato di nuovo decisivo mostrando grandi riflessi su una conclusione ravvicinata di Roberto che il guardalinee ha giudicato erroneamente in fuorigioco, e a 10’ dal termine Cabrera si è suicidato dando una gomitata al ventre di Lamine Yamal in corsa: arbitro al Var e cartellino rosso. L’Espanyol ha dato veramente tutto, ma non è stato sufficiente e nel finale è arrivato il raddoppio di Fermín seguito da grandi festeggiamenti e grande tensione: il solito Gavi accusato di provocazioni varie, padroni di casa inferociti e irrigatori attivati come avevano fatto i blaugrana in quella notte nerazzurra del Camp Nou nel 2010. Piccole ripicche nel meritato trionfo della squadra di Flick, arrivata a 97 gol in 36 giornate.