La storia con rapper Nicky (lei 25 anni, lui 18), la madre che si fa pagare 800 euro per una cena, la cifra folle offerta dall'Al Hilal. E ora anche le tensioni tra Barcellona e Spagna sulla sua gestione. Flick: "A me basta che si alleni bene"
Giochi o non giochi, Lamine Yamal è sempre al centro dell’attenzione. E questo è probabilmente l’aspetto più delicato della sua crescita. Perché il ragazzo ha compiuto 18 anni appena 3 mesi fa ma è già la bandiera del Barcellona e della Spagna.
la lite
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Due entità che per lui hanno litigato aspramente e pubblicamente, con Hansi Flick che ha accusato Luis De la Fuente di non aver trattato con la dovuta attenzione il suo pupillo e il ct che si è difeso con forza. Perché Lamine sta male: ha problemi di pubalgia, e si sa quanto la cosa sia problematica. Nella pausa internazionale di settembre con la Spagna l’hanno infiltrato per farlo giocare, e col Barça sta giocando a singhiozzo, sinora appena 4 partite (3 da titolare) su 8 in Liga e una su 2 in Champions. Dovrebbe rientrare di nuovo domani nella gara col Girona, preludio alla settimana che porta al Clásico del Bernabeu.
vita privata
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Tanto rumore attorno a lui, e tante voci. La storia con la rapper argentina Nicky Nicole, classe 2000, sta prendendo piede e la vita privata del 2007 si guadagna sempre più spazio nella stampa rosa spagnola. Oggi sul tema hanno chiesto la sua opinione a Flick: “Per me la cosa più importante è che quando si allena si sforzi tanto – ha detto il tecnico tedesco –. Ha avuto alcuni giorni di festa perché si era allenato tanto e in maniera molto professionale. Di certo non entro nella sua vita privata”. Il tema, come vedete, è assai caldo.
menzogne e porcherie
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Flick ha dovuto anche smentire, e l’ha fatto in maniera categorica, una notizia apparsa oggi sulla stampa catalana secondo la quale Lamine è arrivato tardi a una riunione tecnica prima della gara col Psg e che il ds Deco ha fermato Flick che voleva punirlo con la panchina, come ha già fatto con Kounde e altri in occasioni simili: “Questa roba è una porcheria e chi ti ha detto questa cosa mente. Con Deco abbiamo la massima fiducia e non mi chiederebbe mai una cosa del genere”, ha affermato stizzito e rotondo il tecnico.
cene e autografi
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È che tutto ciò che gira attorno a Lamine Yamal assume una rilevanza notevole, spesso sovradimensionata: la madre che offre la possibilità di cenare con lei al ristorante Nobu di Londra pagando 800 sterline, le eccentricità del giovane padre, sempre notevoli e sempre sopra le righe. Oggi il Mundo Deportivo ha scritto che Lamine Yamal non firma più magliette perché ha venduto il suo autografo a una compagnia privata che lo utilizzerà a scopo commerciale. La notizia resta lì nell’aria, col suo contorno surreale, in attesa di conferma o smentita da parte dell’interessato.
caccia al click
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Qualche giorno fa un portale di mercato spagnolo senza alcuna traiettoria informativa alle spalle ha detto che l’Al Hilal di Simone Inzaghi è pronto ad offrire 400 milioni di euro al Barça per il suo campione 18enne. Nessuna conferma dall’Arabia, secca smentita del Barça, l’aria di bufala a scopo di click che pare evidente. Ed è un continuo. Perché Lamine Yamal è il nuovo Messi, solo che mentre Leo faceva vita monacale, protetto dalla famiglia e dalla relazione adolescenziale con Antonela, il campione d’Europa è esposto a correnti di ogni tipo. L’insidia più grande nella sua già incredibile carriera di bambino campione.