Le parole del tecnico biancoceleste intervenuto al triplice fischio della gara odierna direttamente dalla sala stampa della New Balance Arena
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Un punto a testa tra Atalanta e Lazio al termine della gara della New Balance Arena. In conferenza stampa l’allenatore biancoceleste Maurizio Sarri ha commentato così quanto visto in campo.
È sembrata una gara di grande difficoltà, ma la squadra ha emozionato. Questa gara dimostra che la squadra ci crede, anche alle parole dette da lei alla vigilia.
“I giocatori danno la sensazione di star diventando un gruppo vero in cui l’obiettivo collettivo va sopra quelli individuali. Ma non è solo corsa e abnegazione: il primo tempo è stato di ottimo livello, mentre il secondo chiaramente ha visto salire il ritmo dell’avversario. Ma sui quindici giocatori in campo stasera cinque o sei hanno fatto ieri mattina il primo allenamento, era normale che si potesse pagare qualcosa nel lungo periodo. Ma in quella frazione di gara la squadra è stata brava a soffrire e combattere tutti insieme, con grande disponibilità difensiva. Un allenatore da una gara simile esce contento. Siamo in questa condizione disastrosa da tre settimane e anche stasera abbiamo perso il giocatore più in condizione di questo momento e quello più pericoloso per questo avversario. Ma Isaksen inizia a crescere e ha fatto una buona partita anche lui. In un momento potenzialmente drammatico sono arrivati tre risultati, non era facile. E oggi anche squadre più forti hanno dimostrato che senza giocatori si fa fatica”.
Gila e Romagnoli sono in scadenza. Porrà il veto su qualcosa?
“Io sono venuto alla Lazio e mi hanno detto che a giugno il mercato lo avrei deciso io, ma era chiuso. Ora mi stanno dicendo che chi va via lo decido io, ma probabilmente sarà chiuso anche quello e mi stanno prendendo per il culo (ride, ndr). Vediamo, quando ci saranno certezze sul futuro nelle prossime riunioni getteremo le basi. Ci sono giocatori per noi fondamentali, ma bisogna ringraziare anche altri giocatori. Al momento direi che Basic è incedibile: fuori rosa per un anno, si fa trovare pronto e coinvolto emotivamente. Valori morali elevati, poi con me nell’anno del secondo posto fece oltre trenta presenze. È migliorato come personalità, è sicuro e cosciente dei propri mezzi. Sono contento di tanti calciatori, alcuni hanno un potenziale superiore rispetto a quello espresso. Proveremo a tirarglielo fuori”.
Quanto manca per portare i minuti di intensità a novanta?
“Manca l’avere un periodo di salute collettiva, poterli allenare con continuità. Isaksen aveva fatto due spezzoni in nazionale e già con questi aveva valori che ci hanno tenuto molto cauti in settimana. Vuol dire che la malattia che ha avuto ha inciso, sono valori che non ha mai avuto neanche dopo i novanta minuti. Ci sono tanti ragazzi che sono rientrati in questi giorni, quando perdi continuità nell’allenamento ne va a soffrire la condizione. Chi ha avuto continuità arriva fino al novantesimo, lo stesso Basic era quasi arrabbiato perché diceva di sentire di poter continuare, nonostante i crampi al polpaccio. Lo abbiamo dovuto togliere. Zaccagni ha fatto ieri il primo allenamento, Vecino due giorni, Marusic uno solo al completo. Sono un mare di situazioni di questo tipo”.
Cancellieri come sta?
“Non lo so, è troppo presto. Domani prima valutazione, martedì quella strumentale. La speranza è che sia una cosa tendinea e non muscolare”.
In cuor suo si è dato un obiettivo?
“Lo dico da tre mesi, forse non mi ascolti: sei come il presidente (ride, ndr). Dobbiamo creare le basi per una squadra competitiva, se noi abbiamo avuto il mercato fermo e le altre sono salite di valore in modo netto, dare un obiettivo materiale significa prendere per il culo tifosi e giocatori. I giocatori neanche ti prendono in considerazione quando non dai un obiettivo raggiungibile. Dobbiamo gettare le basi per creare una squadra competitiva per l’anno prossimo”.
Che mercato si aspetta a gennaio?
“Non lo so, a me dicono che potrebbe anche essere completamente libero. Questo dipende dal presidente, va chiesto a lui”.
Fabiani ha detto che si farà mercato se sarà necessario. L’allenatore ritiene necessario modificare questa squadra?
“Sarei l’allenatore più contento del mondo se il primo gennaio i miei giocatori fossero così cresciuti da farmi rispondere al presidente di non volere nessuno”.
Come ha rigenerato Provedel?
“Può rispondere lui, è qui. L’ho solo fatto giocare, ho grande fiducia in lui e l’ho messo dentro. Se lui questa scelta la prende come estrema fiducia e allora rende di più non lo so, ma i meriti sono tutti suoi. Stasera ci ha salvato la vita nel momento del bisogno. Se lui è contento di rigenerarsi io sono contento delle prestazioni”.
Che pensa della gara di Tavares?
“Ha fatto sessanta minuti di buon livello, poi siamo andati in sofferenza e la gara era meno adatta alle sue caratteristiche. Sono sessanta minuti che ci danno fiducia, perché sappiamo che ha ancora margine. Non solo temporale, ma anche di rendimento. Se è un inizio ci dà molta fiducia”.