Vlahovic all'angolo: riserva nella Juve, in attesa di una top, ma non ha offerte

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Tudor gli ha concesso solo 19 minuti con l’Al Ain. Dusan ha già rifiutato il Galatasaray, è intenzionato ad aspettare la scadenza del contratto nel 2026

Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle

20 giugno - 11:19 - WASHINGTON (STATI UNITI)

Le immagini dagli Stati Uniti che hanno fatto il giro del web sono quelle di Dusan Vlahovic a braccia conserte alle spalle di Donald Trump, che ascoltava impettito accanto a Igor Tudor le risposte ai giornalisti del presidente degli Stati Uniti su argomenti che niente avevano a che fare con il calcio e con il Mondiale per club, come il conflitto in Medio Oriente. Volendo ironizzare, si potrebbe dire che l’attaccante serbo abbia fatto più presenza nello Studio Ovale che all’Audi Field, dove ha racimolato appena 19 minuti nella serata del debutto nella competizione Fifa, entrando a partita già tutta apparecchiata. Forse un gol gli sarebbe servito per tirare un po’ su il morale, che non può essere al massimo dopo essere scivolato di nuovo indietro nelle gerarchie dell’allenatore. In più c’è il gigantesco nodo legato al suo futuro da sciogliere: da una parte un contratto in scadenza che non vuole rinnovare, dall’altra poche offerte (e nemmeno troppo gradite) da club europei.

questione contratto

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La solitudine del numero 9 sta tutta in quei sette miseri palloni toccati contro l’Al Ain: zero tiri, nello specchio e fuori, tre passaggi positivi, un duello vinto, un dribbling riuscito e due palloni persi. Da mister 80 milioni, accolto alla Continassa come un supereroe, a grande punto interrogativo che rischia di condizionare parecchio il mercato bianconero. Perché la Juventus sta già cercando il suo sostituto (il preferito è Victor Osimhen, che si è promesso alla Signora ma costa tanto) però senza la cessione di DV9 tutto rischia di diventare più difficile, se non impossibile.

 Dusan Vlahovic of Juventus during the team travel to The Greenbrier on June 14, 2025 in White Sulphur Springs, West Virginia.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

nodo ingaggio

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Partiamo dai fatti: Vlahovic e la dirigenza si sono dati appuntamento al Mondiale per Club per disegnare il futuro. "Parlerò con il ragazzo per capire cosa vuole fare, di sicuro qualcosa in questa stagione non ha funzionato", ha detto Damien Comolli appena insediato, lasciando aperto uno spiraglio. Tra le righe però va letta la questione dell’ingaggio: la Juventus è pronta a prolungare a patto che il centravanti si riduca lo stipendio, scendendo dai 12 attuali a 8 milioni. Comolli ha fatto una toccata e fuga negli Stati Uniti per assistere al debutto della Juventus ed è ripartito subito dopo il match insieme a Giorgio Chiellini e John Elkann.

confronto decisivo

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Con Vlahovic non c’è stato neanche il tempo di approfondire l’argomento, in ogni caso il confronto decisivo sarà quello con l’agente del giocatore, Darko Ristic. Finora dal clan di Vlahovic non è arrivata alcuna apertura a prolungare, ma nemmeno all’addio. Il piano è sempre lo stesso: Dusan punta ad andarsene a zero nel 2026, alla scadenza del contratto, per cercare di strappare più soldi in busta paga.

rischio scadenza

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Tutto il contrario di ciò che conviene alla Juventus, che così perderebbe il giocatore a zero, mentre vendendolo quest’estate potrebbe incassare almeno qualcosina da poter reinvestire sul mercato. L’unico a fare sul serio è stato José Mourinho, che lo vorrebbe al Fenerbahce. La proposta turca però non scalda Vlahovic, che preferirebbe un campionato top. Così il serbo resta immerso nella sua solitudine, con il posto fisso da riconquistare e un futuro ancora tutto da decifrare.

 Igor Tudor of Juventus during the FIFA Club World Cup 2025 group G match between Al Ain FC and Juventus FC at Audi Field on June 18, 2025 in Washington, United States. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
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