Verstappen spiega il sorpasso impossibile su Piastri: "Ero partito male, ma poi..."

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L'olandese protagonista di una vera e propria magia in curva 2 che ha spianato la vittoria a Imola e che mantiene aperto il mondiale. "Sono entrato con più velocità - ha spiegato - e ho sentito che c'era lo slancio giusto"

Giusto Ferronato

Giornalista

19 maggio - 11:26 - MILANO

“La partenza in sé non è stata particolarmente buona, ma ero comunque sulla traiettoria ideale e ho pensato di provarci all’esterno. Ed è andata molto bene”. Max Verstappen ha il dono di rendere (anche a parole) semplice e fattibile quello che per tutti i colleghi piloti è praticamente impossibile. Forse persino pensabile. Parliamo naturalmente del clamoroso sorpasso in curva 2 con cui ieri ha sorpreso e fulminato Oscar Piastri, ha preso la testa del GP dell’Emilia Romagna e infine vinto a Imola il suo quarto GP consecutivo, il secondo GP del 2025, il 65° della carriera al 400° GP in F.1 della sua squadra, la Red Bull. I numeri dell’eccellenza. 

LA MANOVRA

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Diranno, legittimamente, che Piastri è stato un po’ ingenuo, scattato bene dalla pole e convinto di avere ormai in pugno la testa della gara. È stato proprio questo piccolo eccesso di sicurezza la finestra in cui Max è entrato a razzo con una macchina intera: ha ritardato la staccata ai limiti delle possibilità umane e all’esterno ha sfilato la MCL39 dell’australiano, rimasto di sasso. Ma come ha fatto? “Sono entrato con più velocità – ha raccontato più in dettaglio Max al termine della gara - a un certo punto senti quel tipo di 'slancio' che ti porta in curva 3. E lì ho capito che ero davanti, ma tutto succede in fretta. Devi essere davvero preciso, cercare di non andare troppo fuori traiettoria. Ma sì, per fortuna lì il grip era buono”. Piastri sarà stato anche un po’ ingenuo. Però Max ha immaginato ed eseguito una staccata quasi infinita, con traiettoria e sensibilità da visionario; ci riesce davvero difficile incolpare Oscar. 

MONDIALE APERTO

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Onore a Verstappen, l’uomo che tiene aperto un Mondiale che altrimenti sarebbe nelle mani del duo McLaren che comunque anche ieri si è preso il podio, con Norris 2° e Piastri 3°. Il pubblico di Imola ha riconosciuto l’impresa del 4 volte iridato e ha canticchiato con lui l’inno olandese sul podio, facendolo sorridere. Ora in classifica Oscar guida a 146, Lando è a 133 e Max a 124, un bel duello a tre. Anche perché la Red Bull, nelle sue mani fatate, sembra una vettura in grado di fare male, soprattutto su piste con determinate caratteristiche. “Imola ha diverse curve ad alta velocità e credo che alla nostra macchina piacciano. Inoltre penso che abbiamo fatto un passo avanti con l’assetto, il che ha aiutato”. 

SORPRESO

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Per certi aspetti Verstappen è rimasto sorpreso: “Ero contento di essere in testa – ha poi raccontato - ma non ero ancora del tutto sicuro di quanto fossimo veloci, perché anche a Miami ero in testa, ma lì non avevamo un gran passo gara. Così ho cercato di seguire un po’ il mio ritmo. Penso che la macchina fosse un po’ più piacevole da guidare, più controllabile anche sullo stint lungo e questo mi ha aiutato a gestire meglio le gomme, forse più del solito. Quindi sì, nel complesso, è stata una prestazione un po’ sorprendente, ma ovviamente sono molto contento di quello che abbiamo mostrato. Spero solo che possiamo mostrare più spesso una performance di questo tipo”. 

VERSO MONACO

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A Montecarlo che succederà? “Monaco è ovviamente molto, molto diverso. Quindi vedremo come ci comporteremo lì. L’anno scorso è stato molto difficile per noi. Non mi aspetto che sia molto più semplice questa volta, perché ovviamente è un tracciato a bassa velocità. Ma vedremo. È solo una gara nel calendario, dove cerchi di fare del tuo meglio. Anche dopo quella, ci sono ancora molte gare, ma è chiaro che, quando andiamo su piste con curve ad alta velocità, siamo più competitivi”.

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