Union Saint-Gilloise è campione del Belgio dopo 90 anni

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Dopo 90 anni d'attesa, la Royale Union Saint-Gilloise di Bruxelles è tornata a fregiarsi del titolo di campione del Belgio. Con la vittoria per 3-1 sul Gent nell'ultima giornata dei playoff della Jupiler Pro League, il club ha conquistato il suo dodicesimo titolo di campione nazionale, il primo dal 1935 a oggi. Una serata storica allo stadio Joseph Marien per la squadra che, dopo aver sfiorato il titolo per tre stagioni, è riuscita a chiudere al primo posto una cavalcata straordinaria: 28 punti su 30 nei playoff, un record.
    L'Union Saint-Gilloise, squadra tra le più antiche del Belgio, fondata nel 1897 e legata al quartiere popolare di Saint-Gilles nella capitale, ha vissuto negli ultimi anni una vera rinascita. Dopo decenni nelle serie minori, il ritorno ai vertici è coinciso con l'ingresso nella proprietà dell'imprenditore inglese Tony Bloom, che possiede anche il Brighton & Hove Albion in Premier League e ha rivoluzionato l'organizzazione e immesso risorse.
    Il match contro il Gent si era aperto con l'illusione di una serata facile: vantaggio firmato da Franjo Ivanovic all'11', ma il pareggio di Andri Gudjohnsen allo scadere del primo tempo (45') ha gelato il pubblico. La scossa è arrivata con le sostituzioni decise dal mister Sébastien Pocognoli: al 58' entrano Promise David e Alessio Castro-Montes, e l'attaccante nigeriano cambia la partita. David segna due gol decisivi al 68' e al 75', regalando il trofeo all'Union. Il Club Bruges, unico inseguitore, si ferma sull'1-1 contro l'Anversa, consegnando il titolo ai gialloblù.
   

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