Un super Djokovic si regala Sinner in semifinale: Zverev battuto in 4 set

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Impresa di Nole che, in svantaggio di un set, si sbarazza poi del tedesco confermando un ottimo stato di forma 

Luigi Ansaloni

5 giugno - 00:05 - MILANO

Jannik Sinner contro Novak Djokovic, Carlos Alcaraz contro Lorenzo Musetti. Venerdì nelle semifinali del Roland Garros sarà Italia contro Resto del Mondo, e la terra rossa francese nel 2025 ci ha regalato il meglio che si potesse desiderare. L’ultimo verdetto dei quarti di finale, nella sessione serale, è stata la vittoria di Nole contro un Sasha Zverev che è durato un set e mezzo, prima che i soliti demoni facessero di nuovo capolino sul Philippe Chatrier, campo simbolico per il tedesco, dove ha visto e continua a vedere i suoi sogni slam infrangersi in un micidiale, continuo loop.

djokovic in semifinale

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Djokovic ha vinto in quattro set (4-6 6-3 6-2 6-4 in 3 ore e 17 minuti ), e contro il numero tre del mondo ha condotto la solita partita che ha giocato mille volte contro il tedesco. Un replay che anche questa volta ha visto Zverev partire bene, condurre il gioco, sperare,  ma niente da fare. In qualche modo, Nole anche questa volta è riuscito ad imbrigliare la potenza di Sasha, come se lanciasse la tela di un ragno dentro la quale il 28enne di Amburgo non sa veramente come districarsi. Non è un caso che a livello slam Zverev non abbia mai battuto Djokovic, se non nella semifinale di Melbourne quest’anno, dove sì ha vinto ma grazie al ritiro di Nole alla fine del primo set.

la partenza di zverev

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Eppure, come detto, Zverev era partito alla grande, Pronti, via, subito break, 2-0 e partita in controllo. Djokovic, 38 anni, a inseguire, paziente come sempre. Sa che il suo momento arriverà. E arriva, ma non subito, perché il primo set è di Sasha, 6-4, con una sola palla break concessa al serbo in tutto il parziale. La gioia per il campione olimpico di Tokyo però dura poco. Al quarto game del secondo turno, cambia tutto. Djokovic si prende il break, Zverev ha subito la palla del controbreak, ma non la converte. Nole tiene il piede sull’acceleratore e vince 6-3 il parziale. E la partita via via si trasforma in “una copia di mille riassunti”, come direbbe Samuele Bersani. Djokovic sale, Zverev inizia a sbagliare di tutto e di più, soprattutto di dritto, che diventa tremebondo, e nemmeno al servizio Sasha se la passa bene. Un break Nole, due break Nole, il terzo set finisce 6-2 ed è qualcosa molto vicino al K.O. tecnico. Zverev barcolla e pure molla, Djokovic capisce che ci vuole solo una piccola spallata per mandare definitivamente a terra l’avversario, e la dà subito, col break in apertura del quarto. Sul 3-2 per il serbo il tedesco ha un piccolo sussulto e una palla break, ma è un’illusione, per lui e per i suoi tifosi. Il serbo la chiude al quinto match point sul proprio servizio.

sinner-djokovic

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Djokovic giocherà venerdì la semifinale numero 51 negli slam, record assoluto, la tredicesima a Parigi, sempre alla caccia di quella chimera che è lo slam numero 25. Avrà di fronte Sinner, il suo erede, per la nona volta in carriera. Scontri diretti 4-4, ma Jannik viene da tre successo di fila,  anche l’ultimo confronto slam, sempre in semifinale a Melbourne. L’azzurro è il favorito, ma è inutile dire che dare per battuto Djokovic, pur con milioni di chilometri nelle gambe, non è possibile. E nemmeno saggio.

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