Torino, Asllani è a un passo: così Baroni ridisegna il centrocampo

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Più soluzioni tattiche per i granata, con un centrocampo pronto a cambiare pelle

Dal nostro inviato Simone Battaggia

21 agosto - 08:05 - TORINO

Si era capito nelle amichevoli estive, lunedì in Coppa Italia con il Modena c’è stata una prima prova. Ieri, davanti ai giornalisti, il capitano Duvan Zapata lo ha ribadito. Marco Baroni sta pensando a un Torino multiforme, a un centrocampo in grado di cambiare pelle a seconda delle necessità e dei momenti della partita. "Lavoriamo anche su moduli diversi — le parole dell’attaccante colombiano —. Non ci dobbiamo fissare su un solo modo di stare in campo. In allenamento ci stiamo lavorando, ci sono sedute in cui proviamo anche tre assetti diversi: quello a 5 (3-5-2, ndr), il 4-4-2 e il 4-3-3. Tutto lavoro che servirà". 

l'idea base

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Lunedì i granata esordiranno in campionato a San Siro contro l’Inter e il nuovo tecnico sta approntando il guardaroba, con una serie di vestiti da usare a seconda delle necessità. Il modulo di partenza è il 4-2-3-1, con Casadei e Gineitis in mediana e una linea di trequartisti molto offensiva Ngonge-Vlasic-Aboukhlal alle spalle della punta. Contro il Modena, però, Baroni ha sbloccato la partita all’intervallo grazie al 4-3-3, togliendo qualcosa davanti (fuori Aboukhlal) e inserendo un centrocampista dalle spiccate doti di regia e di palleggio come Emirhan Ilkhan. La necessità di avere a disposizione giocatori con queste caratteristiche è stata poi ribadita dal presidente Urbano Cairo: "Siamo una squadra che deve avere un play davanti alla difesa. Di esterni ne abbiamo già tanti, per cui è molto meglio pensare adesso a un uomo in mezzo al campo" ha detto. Il profilo individuato è quello di Krjstian Asllani: con il 23enne centrocampista albanese e con l’Inter è stato trovato un accordo di massima, manca ancora l’intesa definitiva. Un regista può aprire il ventaglio delle opzioni tattiche. A iniziare proprio dal 4-3-3 visto in Coppa Italia, con Ilkhan in mezzo al campo e Casadei e Gineitis ai lati, a fare da mezze ali, sollevati da compiti di regia e più liberi di esplorare la profondità. 

le alternative

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Ci sono però almeno altri due assetti su cui Baroni sta lavorando, ed entrambi prevedono la doppia punta. Il primo prevede una linea a 5, con tre difensori centrali e due esterni. Di fatto un 3-5-2, che vedrebbe un play in mezzo al campo, affiancato da due mezzeali - Casadei e Gineitis, ma ci sono anche Anjorin e Ilic - e due esterni in grado di garantire anche copertura difensiva, come Pedersen e Biraghi. Un’altra ipotesi è il 4-4-2. Ancora due punte quindi, con Zapata - quando potrà garantire i minuti a cui ambisce - magari affiancato da Simeone in attacco, o da Adams come nella scorsa stagione; dietro, Vlasic ala destra di centrocampo e due centrocampisti centrali come Casadei e Anjorin, e sulla sinistra la verve di Aboukhlal. Spunti per dare al Torino un corredo ideale.

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