Tegola Drogheda United: escluso dalla Conference League per la multiproprietà

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A causa della regola riguardante la multiproprietà, il club irlandese è stato escluso ed il suo ricorso è stato respinto

La UEFA ha escluso dalla Conference League il Drogheda United, club proveniente dall'Irlanda. Il motivo dell'esclusione sta nella violazione della regola riguardante la multiproprietà.

Conference League, esclusione per il Drogheda United

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Nel novembre del 2024, il club irlandese del Drogheda United ha vinto la FAI Cup, ovvero la coppa nazionale. Per i Boynesiders si tratta del secondo trionfo nella competizione ed il primo risale al 2005. Grazie alla vittoria nella finale di novembre, la squadra di Drogheda ha staccato il pass per la prossima edizione della Conference League. La UEFA, però, ha escluso la squadra proveniente dall'Irlanda: la motivazione sta nell'aver violato la regola della multiproprietà. Il Drogheda United, infatti, appartiene al Trivela Group, che detiene anche l'80% delle quote dei danesi del Silkeborg. In questi casi, partecipa alla competizione europea la squadra che occupa la posizione più alta il classifica: Silkeborg settimo e Drogheda United nono. La squadra irlandese, quindi, non potrà partecipare alla Conference League.

Il ricorso e l'esito

In seguito all'esclusione dalla competizione europea, il Drogheda United ha presentato il ricorso al TAS, ma è stato respinto. Ecco il comunicato del club in seguito a questa decisione:

"È con grande dolore e incredulità che vi informiamo che abbiamo perso il nostro appello alla Corte Arbitrale dello Sport. Siamo fortemente in disaccordo con questa decisione e avevamo sperato e creduto che i principi di equità e buon senso avrebbero prevalso. Dopo mesi di impegno, dialogo costruttivo, innumerevoli ore di preparazione legale e molteplici proposte basate su schemi già accettati in passato, non siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo. Nonostante il sostegno genuino e vocale di tutto il mondo del calcio, la sentenza non è stata a nostro favore".

"Il risultato ci ha spezzato il cuore. Sappiamo che questa decisione causerà dolore e frustrazione in tutta la nostra comunità. Non solo per la decisione in sé, ma perché sappiamo quanto questo significhi per tutti coloro che sono legati al Drogheda United. Sappiamo quanto questa squadra abbia lottato per guadagnarsi un posto nella competizione europea. Sappiamo quanto sarebbe stata importante questa opportunità, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche emotivo per i nostri giocatori, il nostro staff e la nostra comunità. Non siamo d'accordo con questa decisione. Crediamo che sia ingiusta. Le regole dovrebbero proteggere le opportunità, non impedirle. Soprattutto per i club come il nostro, che lottano ogni giorno per superare il proprio peso. Tuttavia, ci assumiamo la responsabilità. E ci dispiace. Ma se da un lato siamo addolorati, dall'altro ci sentiamo più forti. Non lasceremo che questa battuta d'arresto ci definisca. Al contrario, la useremo come carburante. Il nostro club non ha mai ricevuto nulla in mano e ci siamo guadagnati ogni centimetro grazie alla grinta, alla resistenza e alla determinazione".

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