(di Alessandra Baldini)
Teen Vogue sparisce perche'
"troppo politico": otto anni dopo aver cessato di esistere come
rivista a stampa, lo spin off di Vogue nato nel 2003 per un
pubblico adolescente femminile interessato a moda, bellezza e
cultura pop e diventato negli ultimi dieci anni un esempio di
giornalismo incisivo e inclusivo, sara' assorbito dal sito web
della rivista principale.
Tutti i contenuti verranno decisi da Chloe Malle, la nuova
capo dei del più famoso magazine di moda del mondo mentre la
direttrice di Teen Vogue, Versha Sharma, lascera' il gruppo
Condé Nast da cui e' partita la decisione che ha attirato l'ira
dei sindacati, convinti che il magazine sia stato chiuso perche'
aveva cominciato a occuparsi troppo di politica.
Negli anni 2000 Teen Vogue si era affermato come la
controparte "giovane" di Vogue, promuovendo tendenze di moda,
trucco e lifestyle con un tono più informale e visivamente
colorato, ma la stessa cura estetica della rivista madre e
contenuti che ruotavano intorno a moda scolastica, musica,
cinema e rubriche di consigli. Tutto cambio' nel 2015 con la
direzione di Elaine Welteroth, una delle più giovani e delle
poche donne nere a dirigere una testata Condé Nast. In
coincidenza col suo arrivo e con l'approdo di Donald Trump alla
Casa Bianca, Teen Vogue subì una profonda trasformazione e,
oltre alla moda, cominciò a trattare temi di politica,
attivismo, diritti civili, ambiente e femminismo con un celebre
un editoriale del dicembre 2016, subito dopo le presidenziali,
in cui il tycoon venne accusato di aver "manipolato
psicologicamente l'America".
Articoli sul movimento Black Lives Matter, i diritti LGBTQ+ e
le questioni climatiche segnarono un nuovo corso progressista e
impegnato, conquistando un pubblico di Millennials e Gen Z
politicamente consapevole: Teen Vogue venne spesso citato come
esempio di come una rivista per giovani possa evolversi in
chiave socio-politica.
Secondo Condé Nast la fusione significa solo che i lettori
avranno un'esperienza "piu' uniforme" e che Teen Vogue restera'
una "proprieta' editoriale distinta" con la sua identita' e
missione e un focus su sviluppi di carriera e leadership: nel
nuovo assetto tuttavia la politica e' rimasta assente, e il
nuovo corso non e' sfuggito al sindacato aziendale: "Teen Vogue
ora non ha più redattori o giornalisti che si occupino
esplicitamente di politica. La direzione intende licenziare sei
dei nostri membri, la maggior parte dei quali sono donne o
persone trans e di colore, inclusa la redattrice politica di
Teen Vogue".
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7 ore fa
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