Spalletti saluta così: "Non ho alibi, non ho fatto la differenza. Ma ho avuto tanta gente logora"

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L'ormai ex ct: "Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente"

Mario Canfora

Giornalista

9 giugno 2025 (modifica alle 23:28) - ROMA

Sorriso abbozzato, quasi di circostanza. Si capisce che ha dentro una rabbia notevole, nonostante tutte le parole di circostanza. Voleva lasciare con una vittoria, Luciano Spalletti. Almeno, ci è riuscito. "Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Non si è fatta una buona prestazione, ci siamo arrivati col fiato corto, non è possibile che su 25 ci siano 18 che hanno problemini o dolorini. Ci siamo informati bene coi dottori prima ma il logorio del campionato ha determinato un po' di ruggine e siamo arrivati col fiato corto, anche stasera non siamo stati bravi a far viaggiare la palla come avremmo dovuto fare. 

Poi si sa che il sorteggio è anche importante, ha influito. Perché ne vinci una risicata però poi ritorni a settembre ed è un po' un'altra storia, sotto l'aspetto fisico dei giocatori", le sue parole. 

alibi

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"Quando uno fa l’allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se vede che sono affaticati deve cambiarli. Io ero convinto che questi potessero darmi quello che io mi aspettavo e per certi versi l'hanno fatto - continua l'ormai ex ct azzurro -. In nazionale uno prende e fa quello che gli pare. Per cui è da vedere chi sceglie, sicuramente non lasciamo un grandissimo entusiasmo, anche se stasera il pubblico ha risposto in maniera splendida, si è sentita la volontà e la voglia del pubblico. E poi i giocatori devono fare la differenza, l'allenatore deve fare la differenza e purtroppo io non l'ho fatta".

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