L'ormai ex ct: "Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente"
Sorriso abbozzato, quasi di circostanza. Si capisce che ha dentro una rabbia notevole, nonostante tutte le parole di circostanza. Voleva lasciare con una vittoria, Luciano Spalletti. Almeno, ci è riuscito. "Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Non si è fatta una buona prestazione, ci siamo arrivati col fiato corto, non è possibile che su 25 ci siano 18 che hanno problemini o dolorini. Ci siamo informati bene coi dottori prima ma il logorio del campionato ha determinato un po' di ruggine e siamo arrivati col fiato corto, anche stasera non siamo stati bravi a far viaggiare la palla come avremmo dovuto fare.
Poi si sa che il sorteggio è anche importante, ha influito. Perché ne vinci una risicata però poi ritorni a settembre ed è un po' un'altra storia, sotto l'aspetto fisico dei giocatori", le sue parole.
alibi
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"Quando uno fa l’allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se vede che sono affaticati deve cambiarli. Io ero convinto che questi potessero darmi quello che io mi aspettavo e per certi versi l'hanno fatto - continua l'ormai ex ct azzurro -. In nazionale uno prende e fa quello che gli pare. Per cui è da vedere chi sceglie, sicuramente non lasciamo un grandissimo entusiasmo, anche se stasera il pubblico ha risposto in maniera splendida, si è sentita la volontà e la voglia del pubblico. E poi i giocatori devono fare la differenza, l'allenatore deve fare la differenza e purtroppo io non l'ho fatta".