Sinner, la campagna d'America: Cincinnati per blindare il numero 1, poi lo Us Open

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Oggi Jannik arriva in Ohio: deve difendere la vittoria dello scorso anno e respingere l'assalto di Alcaraz. Il torneo inizia giovedì, lui esordirà al secondo turno sabato o domenica

Federica Cocchi

Giornalista

3 agosto - 11:12 - MILANO

Jannik Sinner alla conquista dell’America. Il numero 1 al mondo è partito ieri da Nizza direzione Cincinnati, Ohio, dove dalla settimana prossima (il torneo inizia mercoledì ma lui entrerà direttamente al secondo turno, sabato o domenica) inizia la difesa del titolo nel Masters 1000 statunitense. Un Sinner in condizioni completamente diverse da 12 mesi fa quando alla vittoria del titolo in Ohio era sembrato tutto fuorché felice. Il giorno dopo, con un comunicato che ancora oggi fa venire i brividi, il team del numero 1 al mondo rendeva noto che il giocatore era risultato positivo al Clostebol a seguito di un controllo durante Indian Wells, nel mese di marzo, ma era stato scagionato dalla International Tennis Integrity Union dopo le indagini condotte da un tribunale indipendente. Contaminazione involontaria, diceva la sentenza, ma il sorriso, sul viso di Jannik, per mesi non è più comparso. Neanche la vittoria dello Us Open, poche settimane dopo, aveva rasserenato l’azzurro, spesso attaccato da colleghi che consideravano quella positività una macchia indelebile. Passo dopo passo, Jannik si è ripreso, ha superato il ricorso della Wada concordando tre mesi di squalifica, e da lì, tirando una linea netta è ripartito. C’è il numero 1 da mettere in sicurezza e per fare questo è fondamentale tenere a distanza Carlos Alcaraz, anche lui pronto al rilancio dopo il ko di Wimbledon. 

Sereno

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Il Sinner che si presenta alla stagione sul cemento americano è sereno, vincente e sorridente. Ha superato la cocente delusione della sconfitta in finale al Roland Garros medicandola con il trionfo leggendario a Wimbledon, è saldo sul trono da quasi 61 settimane, traguardo che taglierà domani, e ha anche rimesso in ordine i tasselli del suo team. Prima di Wimbledon, infatti, aveva chiuso con Marco Panichi e Ulises Badio e una settimana fa è stato reintegrato nella squadra Umberto Ferrara, il preparatore atletico che era stato allontanato proprio per il caso Clostebol. Un segnale in più che tutto ora è alle spalle. E che le sfide che lo attendono da qui alla fine dell’anno possono essere affrontate a cuor leggero. Anche la vita privata va bene, con la frequentazione sempre più assidua di Laila Hasanovic, la modella danese con cui ha trascorso qualche giorno di vacanza in Sardegna prima di riprendere gli allenamenti. 

Lavoro

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Con Simone Vagnozzi (Darren Cahill tornerà operativo qualche giorno prima dello Us Open), Sinner si è dedicato a perfezionare la parte tecnica, con particolare attenzione al serve and volley, mentre con Ferrara ha ripreso a lavorare su potenza e agilità: "Sono tornato al lavoro e sto benissimo", ha postato il numero 1 al mondo via social commentando i video di allenamento insieme al team e anche con Matteo Berrettini. Il romano, che sta cercando di riprendersi da un periodo difficile soprattutto dal punto di vista mentale, si è appoggiato all’amico e collega con cui ha conquistato la Coppa Davis lo scorso anno a Malaga, in una storica doppietta. Quando l’Italia ha bisogno, Jannik c’è sempre. È lui il capitano, pronto a trasformarsi in Capitan America.

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