Altri divorzi, nuovi cambi a sorpresa nel team di Jannik Sinner. Non c'è pace per lo staff del n.1 al mondo che a pochi giorni dal via di Wimbledon si separa da Marco Panichi e Ulises Badio: è durato meno di un anno il sodalizio con preparatore atletico e fisioterapista entrati nel gruppo del campione azzurro al posto di Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, licenziati dopo il caso clostebol.
Una mossa inattesa quella di Sinner che, dopo la sconfitta in finale a Parigi e l'uscita di scena ad Halle, allo slam londinese si è presentato accompagnato solo dai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill e dall'osteopata Andrea Cipolla. La conferma ufficiale della separazione non è arrivata, a Wimbledon si aspettano novità nel media day in programma domani e in cui è atteso anche Sinner.
Rumors indicano possibili diverbi e alcune incomprensioni, fatto sta che dopo dieci mesi (i due erano stati ingaggiati lo scorso settembre) il sodalizio si è già concluso.
Ma c'è lo slam sull'erba che incombe e Sinner cerca riscatto dopo gli ultimi passi falsi: il primo atto ufficiale dei Championships, arrivati quest'anno alla 138esima edizione, è il sorteggio e a Londra è iniziata la lunga attesa per la finalissima del 13 luglio, che - nelle speranze degli appassionati come nelle previsioni dei bookmakers - potrebbe mettere nuovamente di fronte proprio Sinner al vincitore dell'anno scorso, Carlos Alcaraz.
Secondo i bookies locali lo spagnolo, reduce dalla vittoria al Queen's, è leggermente favorito rispetto all'italiano, secondo nei pronostici. Per Alcaraz, la vittoria sul torneo d'ingresso a Wimbledon è il quinto titolo stagionale, il terzo consecutivo dopo Roma e Roland Garros, entrambi vinti in finale contro Sinner.
Lunedì all'esordio, primo match sul Centrale del torneo, se la vedrà con un altro italiano, Fabio Fognini. Grazie alla striscia di successi, ora il murciano - due trionfi all'All England Club, cinque Slam in carriera, all'inseguimento della seconda doppietta consecutiva Parigi-Londra - è lontano solo 1.130 punti da Sinner, ma a Wimbledon dovrà difendere i 2.000 del 2024. Archiviata l'eliminazione anzitempo da Halle, Sinner è atteso martedì prossimo all'esordio contro Luca Nardi, n.94. Solo una volta in semifinale (2023), e due volte fermatoi ai quarti, l'altoatesino è ancora all'inseguimento della sua prima finale sull'erba più esclusiva. Quest'anno il sorteggio, così come il suo stato di forma, sembrano essere propizi: sulla sua strada, nella parte alta del tabellone, Sinner potrebbe trovare lo statunitense Tommy Paul agli ottavi, Lorenzo Musetti ai quarti, Novak Djokovic (o Jack Draper, n.4 del ranking) in semifinale. Terzo incomodo, tra i due nuovi protagonisti del tennis mondiale, proprio Djokovic, che a Wimbledon ha già trionfato sette volte, e per tre volte è arrivato in finale (anche nelle ultime due edizioni). Al primo turno il serbo, n.6 del ranking ma terzo favorito secondo gli allibratori, affronta il francese Alexandre Muller. Tra le possibili sorprese di quest'anno, Musetti, al primo turno opposto al georgiano Nikoloz Basilashvili, e il baby prodigio portoghese Joao Fonseca, alla prima volta a Wimbledon.
In campo femminile Jasmine Paolini (sconfitta in semifinale sull'erba del Wta 500 di Bad Homburg da Iga Swiatek 6-1 6-3) già finalista a Wimbledon dodici mesi fa, debutta lunedì contro la lettone Anastasija Sevastova, dopo essere stata sorteggiata nella parte alta del tabellone del singolare femminile, quella presidiata dalla n.1 al mondo, Aryna Sabalenka. In totale la spedizione azzurra a Londra è composta da 14 atleti, 11 iscritti al tabellone maschile, 3 in quello femminile.
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