Tensione alle stelle tra le due panchine con Max, che ha esagerato pronunciando parole offensive nei confronti del dirigente napoletano
dal nostro inviato Vincenzo D'Angelo
19 dicembre 2025 (modifica alle 14:56) - RIYAD
Dispiace. Per le parole dette, per il mancato intervento magari di un ufficiale di gara. Napoli-Milan non è finita al 90’, perché al club campione d’Italia non è piaciuto affatto l’atteggiamento avuto dal tecnico rossonero Massimiliano Allegri nella parte finale del match, quando all’ennesima miccia in campo, tra le due panchine la tensione è salita alle stelle. Più che altro, è stato Allegri a perdere il controllo e a cominciare a insultare Lele Oriali ("Siediti cog...ne, idiota e leccaculo"). Parole pesanti e ritenute inaccettabili dal Napoli, come il fatto che la cosa sia passata completamente sottotraccia. Così, stamattina, il club di Aurelio De Laurentiis ha preso posizione con una nota ufficiale. “La SSC Napoli condanna con fermezza l’atteggiamento dell’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, che durante la semifinale di Supercoppa Italiana, alla presenza di decine di persone a bordo campo e in diretta televisiva, ha pesantemente insultato Gabriele Oriali, con temini offensivi e reiterati. Auspichiamo che tale aggressione, totalmente fuori controllo, non passi inosservata, a maggior ragione perché, con 33 telecamere impegnate nella produzione dell’evento, è impossibile non riscontrare quanto è avvenuto”.
segnalazione
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Di fatto, il Napoli non chiede un intervento disciplinare, ma evidentemente nemmeno che tutto finisca in una bolla di sapone. Forse le scuse pubbliche di Allegri, che nel post partita ha parlato di “cose di campo”, sarebbero un modo per stemperare la tensione e chiudere il caso. Ma intanto la procura federale ha preso nota di quanto accaduto e anche sul referto arbitrale è stato segnalato il tutto. E dunque, ora si aspetta la decisione del giudice sportivo, che potrebbe sanzionare Max con una ammenda o con una squalifica. E al di là di ciò che succederà, forse sarebbe stato il caso di intervenire al momento, magari con una segnalazione del quarto uomo all’arbitro. Che a quel punto avrebbe comunque dovuto avvicinarsi alle panchine, prendere provvedimenti o quantomeno redarguire Allegri, dando risalto a ciò che stava succedendo. Conte, che ha assistito, ha provato a calmare a distanza Max, allargando le braccia e lasciandosi andare a un laconico “E basta”. Ma niente, nessun gesto di pace. Nessuna mano tesa, anche dopo il fischio finale. Da qui il dispiacere del Napoli e la voglia di rendere pubblico un qualcosa che non tutti avevano colto. E che ora è già nelle mani del giudice sportivo.


