"Non bisogna mai perdere la
speranza, non dobbiamo fermarci, ci sono sempre motivi per
sperare": lo ha detto la premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi,
a margine del suo intervento alla cerimonia inaugurale del
festival pordenonelegge.
"Il regime iraniano fino a poco tempo fa era potente,
finanziava Hezbollah in Libano, Bashar al Assad in Siria, gli
Houthi nello Yemen. Adesso la situazione è cambiata, l'Iran è
molto più debole e la guerra dei 12 giorni l'ha dimostrato:
Israele ha sbaragliato la difesa area in soli due giorni", ha
sottolineato.
"Il regime non è così potente come si credeva - ha ricordato
Ebadi -, i segni di una caduta sono sempre più evidenti, la
caduta del regime migliorerà la situazione in Iran e nell'intera
regione".
"Quando le dittature sentono vacillare la situazione
diventano ancora più repressive - ha concluso -: esattamente ciò
che sta accadendo in Iran, con impiccagioni in luoghi pubblici
ormai quotidiane. Ma anche questo è segno della debolezza che
sta aumentando e della fine sempre più vicina".
"Il futuro è nelle vostre mani solo voi potete creare un
futuro migliore per voi e per il mondo", l'appello lanciato ai
giovani di tutto il pianeta.
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