Serie A, Venezia-Fiorentina 2-1

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Per la terzultima giornata della Serie A di calcio, Venezia-Fiorentina 2-1:

La vigilia:

Il Venezia spera davvero nella salvezza, anche se il calendario è ostico, dovendo affrontare in casa due big come Fiorentina e Juventus e la trasferta a Cagliari, a oggi non ancora al sicuro.

Per il posticipo del lunedì sera coi viola, Eusebio Di Francesco avrà praticamente tutta la rosa a disposizione tranne Svoboda. Nelle ultime settimane il tecnico ha abituato i suoi a significative rotazioni in ogni reparto, e dunque tutto è possibile, soprattutto in attacco, dove le gerarchie sono ancora da stabilire.

La speranza dei lagunari è che questa sera la Fiorentina acceda alla finale di Conference League, togliendo magari - seppur involontariamente - la testa dalla difficile rincorsa europea tramite il campionato. Siccome nessuno regala nulla, i tifosi si stanno preparando all'ennesima battaglia: non ci sarà il tutto esaurito visto due settimane fa con il Milan, ma la cornice di pubblico sarà suggestiva. Compresa la presenza ospite, autorizzata ieri dagli organi competenti. Per i supporter toscani non servirà pagare il "ticket" per entrare in città, visto che il match si svolge dopo le 16.30.

A dare ulteriore spinta all'entusiasmo, i padroni di casa prima di scendere in campo conosceranno già l'esito delle gare delle dirette concorrenti Empoli, Lecce e Parma. Con tre punti, l'approdo in zona sicura, per la prima volta dall'inizio della stagione, è assolutamente possibile.

La Fiorentina prova a ripartire dopo la delusione per la mancata qualificazione alla finale di Conference League: sarebbe stata la terza consecutiva per la squadra viola, Invece giovedì scorso il sogno si è spezzato contro il Betis Siviglia. Per provare a conquistare un posto nelle prossime competizioni europee Raffaele Palladino dovrà cercare di vincere tutte ultime tre gare che ancora restano da qui al termine del campionato, a iniziare da questa in casa del Venezia. Non s'annuncia una passeggiata per la Fiorentina perché la formazione veneta ha bisogno di punti salvezza e perché mancherà il giocatore più importante, Moise Kean. Il capocannoniere viola (23 reti fra campionato e coppe) non è stato convocato per un infortunio muscolare rimediato nei minuti finali della sfida con il Betis: nelle ultime settimane aveva saltato anche la trasferta di Cagliari e il derby toscano con l'Empoli per problemi familiari.

Senza Kean l'attacco sarà guidato dal tandem formato da Beltran e Gudmundsson considerando anche l'indisponibilità di Zaniolo che sconterà il primo dei due turni di squalifica dopo l'espulsione rimediata a gara ultimata una settimana all'Olimpico contro la Roma. Di qui la decisione di Palladino di chiamare anche il giovane Rubino. Rispetto alla semifinale di Conference tornano a disposizione Pablo Marì e Ndour, esclusi dalla lista Uefa, con il primo che dovrebbe riprendersi il posto nel cuore della difesa a scapito di Comuzzo. I maggiori dubbi di formazione riguardano al momento il centrocampo con Adli in ballottaggio con Richardson e la fascia sinistra dove Parisi potrebbe partire dall'inizio per far rifiatare Gosens.

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