Serie A: Juve a Venezia per l'ultimo passo

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Alla Continassa, qualsiasi discorso passa attraverso la qualificazione alla prossima Champions League. Nessuno vuole nemmeno immaginare che cosa capiterebbe in caso di fallimento dell'obiettivo, ma tutti sanno che non è ancora fatta e che serve l'ultimo passo. "Ci sarà da sudare fino alla fine" le parole del tecnico Tudor per tenere la banda bianconera sull'attenti; "Sarà come una finale" ha ribadito Yildiz. La Juve se la gioca a distanza con le due romane, il pass per la Champions passa tra il 'Penzo' di Venezia (i bianconeri), l'Olimpico Grande Torino (la Roma contro i granata) e l'Olimpico nella Capitale (i biancocelesti contro il Lecce), e già il fatto di avere il destino tra le proprie è un enorme punto di vantaggio: Locatelli e compagni arriveranno quarti battendo i lagunari, oppure in caso di pareggio dovranno sperare in una non vittoria della concorrenza.

Tudor, però, dovrà abbattere un particolare tabù per evitare di dover fare calcoli e attendere i risultati della concorrenza: il croato ha fatto un percorso netto allo Stadium con quattro vittorie su quattro, ma in trasferta non è mai riuscito a conquistare i tre punti. Ha pareggiato i tre big-match contro Roma, Bologna e Lazio, riuscendo così a tenere il musetto davanti senza perdere gli scontri diretti, ma è uscito sconfitto dal Tardini di Parma. Ora Tudor e la sua Juve si troveranno di fronte un'altra formazione in lotta per la salvezza come il Venezia.

La Juventus ha già lasciato per strada due pesanti pesantissimi con il 2-2 dell'andata sotto la Mole. Ecco perché tutti vogliono andarci con i piedi di piombo, senza pensare di essere più forti dell'avversario ma preoccupandosi di dimostrarlo sul campo domenica sera. Poi, a bocce ferme, si parlerà di futuro, anche se ci sarà un altro scoglio da superare prima di pianificare la stagione 2025/2026. "Il mister ha avuto un ottimo impatto, me lo aspettavo meno psicologo e più sergente di ferro, invece è molto attento nei colloqui personali - il primo bilancio di Cristiano Giuntoli sull'operato del tecnico - lui conosceva l'ambiente e ci sta dando una grande mano: ora finiamo il campionato e il Mondiale per club e poi ci metteremo a sedere e decideremo con calma, c'è grande fame e voglia di andare in Champions e ripartire forte il prossimo anno".  Così è tutto rimandato di almeno un mese e mezzo, con la missione dei bianconeri in America che comincerà il 19 giugno con la sfida contro l'Al Ain. Intanto, però, intorno a Tudor comincia ad aleggiare con sempre maggiore insistenza l'ombra di Conte. 
   

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