La strana coppia del centro-sud guarda compiaciuta dall'alto la classifica. La Roma, capolista insperata, rischia di soffrire di vertigini, il Napoli, campione navigato, prova un ulteriore strappo sperando magari nella complicità dell'Inter, ospite dell'Olimpico alla ripresa dopo la seconda pausa per le nazionali, nell'incrocio tra la difesa piu' forte (2 gol subiti) e l'attacco piu' prolifico (17 gol segnati).
E' una serie A in grande equilibrio (con i sette club più titolati racchiusi in 5 punti) quella che prepara il ritorno in campo e che si bea delle prodezze di due campioni senza eta' come Modric e de Bruyne, il cui impatto ha già lasciato il segno. Poco distante dal gruppo delle big c'e' il Como dei giovani talenti a corrente alternata, più staccata è la Lazio che paga il mancato mercato, mentre in preoccupante zona retrocessione c'è un'irriconoscibile Fiorentina, il cui crollo Pioli non riesce a governare.
In brutte acque anche il Torino, che ha la difesa più perforata e in casa non ha ancora segnato, mentre all'ultimo posto giacciono Genoa e Pisa, senza vittorie come Fiorentina e Verona, che hanno altri record negativi: i viola hanno sempre perso in casa, i veneti hanno segnato appena 2 gol, minimo assoluto.
Dopo sei turni non c'è nessuno a punteggio pieno, le uniche imbattute sono Atalanta e Juve. Tudor ha ereditato però la maledizione di Thiago Motta: viene da cinque pareggi consecutivi.
Molto più confortevole il cammino del Napoli che dopo lo scudetto ha inserito tanti acquisti di qualità, che Conte sta miscelando bene: Hojlund ha oscurato l'assenza di Lukaku, De Bruyne ha incrementato talento e personalità del gruppo, ma le ultime vittorie sono state ottenute con sofferenza.
Sempre molto sudate, e con un po' di buona sorte, quelle dell''intrusa' Roma, confortata da una solida difesa, schermata dal lavoro di Cristante e Kone', ma poco fluida nel gioco d'attacco. Il primo esame serio per Gasperini, molto onesto nel riconoscere qualita' e difetto del suo gruppo, sara' contro l'Inter di Chivu che ha ritrovato grande fluidita' e soprattutto i gol di Lautaro.
Ma il primo inseguitore del duo di testa e' il Milan che Allegri ha raddrizzato e rilanciato con la complicità di due cavalli di razza come Modric e Rabiot. A difettare è la manovra d'attacco perché, a parte Pulisic, Gimenez lotta ma non segna, Nkunku non convince, Leao delude sempre facendo irritare sempre di più il suo allenatore.
Le carenze d'attacco sono il tallone d'Achille anche della Juve che continua a puntare su Vlahovic, separato in casa, perchè deludono i nuovi David, Openda e Zhegrova. Sempre più impalpabile il contributo di Koopmeiners mentre Yildiz sembra un po' distratto dalle manovre per il suo rinnovo di contratto.
Meglio del previsto stanno andando le ultime due big.
L'Atalanta ha digerito il trapianto di Juric, è solida ed equilibrata ma vince poco forse anche perché sconta l'handicap di alcuni infortuni importanti. In crescita infine il Bologna di Italiano che stenta in Europa, sa essere spavaldo in casa (tre vittorie) trascinato da Orsolini, ma patisce un po' troppo le trasferte (un punto in tre gare).
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