"Laura Santi è morta, dopo aver
compiuto, con piena lucidità e consapevolezza, la scelta di
ricorrere all'aiuto medico alla morte volontaria. L'ha fatto a
casa sua, accanto a suo marito, dopo un percorso lungo, doloroso
e ostacolato": a ricordarla così è Filomena Gallo, segretaria
nazionale dell'associazione Luca Coscioni e avvocata che ha
assistito Laura Santi nella battaglia giudiziaria per veder
riconosciuto il suo diritto di accedere al suicidio assistito.
"Laura era una donna straordinaria, una compagna di lotte, una
consigliera dell'associazione Luca Coscioni, ma soprattutto era
un'amica" afferma.
"Ho avuto l'onore di difenderla - dice Filomena Gallo -,
accompagnarla, in questo cammino durissimo, fatto di ritardi,
rifiuti, ricorsi, esposti, udienze, diffide. Non ha mai chiesto
privilegi: ha chiesto solo che fossero rispettati la sua scelta,
il suo diritto all'autodeterminazione, un diritto riconosciuto
dalla Carta costituzionale, e in particolare, la libertà di
scegliere quando e come porre fine a una sofferenza divenuta per
lei insostenibile. Laura aveva cure, assistenza, non era sola,
era amata da suo marito e dai suoi amici. Dopo due anni e 8 mesi
dalla prima richiesta alla sua Asl, dopo molti ricorsi in
tribunale e azioni in sede penale e dopo essere intervenuta
anche dinanzi alla Corte costituzionale, in un procedimento di
legittimità sull'articolo 580 del codice penale così come in
vigore oggi dopo la sentenza Cappato della stessa Corte, in
riferimento al trattamento di sostegno vitale, il diritto di
Laura è stato finalmente riconosciuto. Quella di Laura non è
solo una vicenda privata, è un'azione con un profondo
significato politico che serve da monito. È la prova che, in
Italia, per esercitare un diritto già previsto si può essere
costretti a ricorrere ai tribunali, ad anni di attesa, al peso
enorme di dover giustificare fino allo stremo la propria
volontà".
"Oggi Laura non c'è più - dice la segretaria
dell'associazione Coscioni -, ma ci ha lasciato un'eredità
preziosa: continueremo a batterci perché la libertà di scelta
nel fine vita sia una possibilità reale per chiunque la desideri
in determinate condizioni, in piena consapevolezza, senza
sofferenze aggiunte, senza solitudine. Laura stessa ci ha già
indicato i primi appuntamenti: la raccolta firme sulla legge
regionale 'Liberi subito' in Umbria, la legge nazionale di
iniziativa popolare 'Eutanasia legale' come alternativa alla
legge proposta dal Governo, il congresso dell'associazione Luca
Coscioni il 4 e 5 ottobre nella sua Umbria, a Orvieto, la città
di Luca Coscioni".
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