Escluso per ora la "chiamata di parte", sotto la lente il secondo giallo col Var e la valutazione dei "falsi corner"
Può intervenire o no? Doveva intervenire o no? Siamo alle solite: a parlare di Var, protocollo da ritoccare o rivedere. Il richiamo sul rigore assegnato troppo lieve recentemente (in Atalanta-Roma) ha fatto infuriare addirittura uno sobrio come Claudio Ranieri. Davide Massa, premiato col “Bulgarelli - Number 8” e da Nicola Rizzoli, è chiaro: "Il Var - dice il fischietto di Imperia - è uno strumento fondamentale, ma purtroppo succede di avere memoria corta: negli ultimi anni questo strumento ha tolto oltre il 90% di errori, c’è una fascia di situazioni ed errori opinabili, sia chiaro, non è uno strumento perfetto ma studiamo sempre i casi, cerchiamo di correggerci e fare sempre meglio. A volte si hanno opinioni differenti e noi siamo i primi a starci male quando sbagliamo ma proprio per questo l’evoluzione nella correzione degli errori non si ferma mai".
annuncio e var-light
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Ma la domanda che tanti si fanno, visto che il protocollo fa discutere, è: come e quando e quanto può intervenire la sala-Var? Detto che l’Ifab ha legiferato di recente – e che quindi per eventuali cambiamenti si dovrà aspettare – va anche detto che certe discussioni (dibattiti, meglio) sono state comunque fatte, nelle segrete stanze, certamente informali ma magari propedeutiche a quel che sarà un domani. Ma un domani quando? Intanto, una cosa: difficile che si possa raggiungere il cosiddetto “Challenge” ovvero il Var a chiamata. Scalda poco gli animi. Diverso, per esempio, sarà per l’introduzione del “Var-low cost” negli impianti in cui le telecamere a disposizione non sono numerose come negli stadi di Serie A e B. In tutto questo va detto che per la Coppa Italia appena conclusa non è mai andato in scena il cosiddetto “Announcement” (revisione-Var poi spiegata al pubblico) che era stato sdoganato dalle semifinali.
secondo giallo e rigore
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Ma dove potrebbero esserci novità nei prossimi mesi? Non è da escludere che possa essere preso in considerazione anche il secondo giallo col Var, cosa ora proibita. Tradotto: al momento nel protocollo del Var è previsto, per fallo di gioco, l’intervento in caso di rosso diretto; viene quindi valutata anche la possibilità che venga segnalato un secondo giallo che porterebbe all’espulsione del giocatore colpevole di entrata/gioco violento. Sarebbe una variazione al protocollo molto importante, di cui anche in passato si è discusso ma che potrebbe poi portare a far discutere sul… primo giallo, se giusto o meno, se consono o no, visto che l’uniformità spesso manca. Poi, quel che è accaduto in Atalanta-Roma: il contatto Pasalic-Koné venne ritenuto, dall’arbitro Sozza, un rigore da dare; chi era al Var, Abisso, in quel caso non ha sbagliato a richiamare "Secondo noi è stato un intervento corretto, c’era un evidente errore – ha detto il presidente Aia Antonio Zappi -. Il Var ha fatto bene ad intervenire e a rimandare l’arbitro a vedere le immagini". La cosa fece infuriare Ranieri perché in campo nazionale (in quello internazionale sì) è accaduto quasi mai, ma all’Aia considerano che il rigore deve essere una cosa seria: quel penalty andava tolto, tutto troppo lieve.

falso angolo
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Infine, il Var potrebbe tornare ad inizio azione nel caso in cui – su calcio d’angolo – venisse realizzata una rete “viziata”. Tradotto: introdurre la possibilità di rivalutare un’azione conclusasi con gol se per esempio il calcio d’angolo fosse stato assegnato erroneamente alla squadra che quella rete l’ha realizzata. Ripetiamo: sono ipotesi e chiacchiere che al momento non troveranno sbocchi ma che verranno valutate e rivalutate sì, questo è sicuro. Che poi alla prossima riunione Ifab vengano accolte, beh, il passaggio è non solo doveroso e obbligato ma transiterà da teste e valutazioni, visto che l’International Football Association Board decreta la decisione a maggioranza del 75%.