Sarà un Musetti all'attacco con Alcaraz: le ultime sconfitte possono servirgli

1 giorno fa 3

Lorenzo cerca il grande colpo contro lo spagnolo: dovrà rimanere dentro il match nei suoi turni di servizio, non farsi condizionare dalle condizioni ambientali e climatiche

Paolo Bertolucci

6 giugno - 07:36 - MILANO

Tre sfide dirette in poco più di un mese inseriscono nella semifinale di oggi tra Musetti e Alcaraz aspetti tecnici e psicologici che non possono essere sottovalutati. Penso, ad esempio, che Lorenzo giocherà più libero di testa rispetto agli Internazionali, perché l’avversario stavolta appare chiaramente favorito, e così potrà magari replicare il primo set di Montecarlo, quando le sue variazioni misero in crisi lo spagnolo, anche se nel frattempo la condizione e la convinzione di Carlitos sono cresciute in modo esponenziale. Dall’altro lato, però, il n.2 del mondo potrà farsi forte della considerazione di aver vinto il confronto in semifinale a Roma senza esprimere il miglior tennis, quello poi mostrato nella finale contro Sinner e qui nel quarto dominato contro Paul. 

le chiavi

—  

Ogni discorso sugli equilibri della partita non può prescindere dallo stato fisico di Musetti, che per sua stessa ammissione sta avvertendo la stanchezza, anche mentale, di una lunga serie di partite giocate, e vinte, sulla terra. Se Lorenzo avrà recuperato bene, sarà un buon punto di partenza. Il problema, con Alcaraz, è che i due giocano lo stesso tipo di tennis, ma lo spagnolo lo esegue con più velocità e sbagliando di meno. Se il livello di Carlos sarà quello espresso contro Sinner al Foro o contro Paul nell’ultima partita a Parigi, l’italiano si ritroverà con poche armi a disposizione per contrastare un avversario che sulla terra al momento è il giocatore più forte e l’unico che, grazie alla sua velocità, riesca a spostarsi per giocare il dritto anomalo dal centro e non nell’angolo più lontano a sinistra.

passaggi a vuoto

—  

Tuttavia, pur nella sua completezza, Alcaraz ci ha spesso abituato ad accusare passaggi a vuoto all’interno della stessa partita, magari meno esasperati nelle sfide più importanti. Musetti dovrà rimanere dentro il match nei suoi turni di servizio, non farsi condizionare dalle condizioni ambientali e climatiche se ad esempio dovesse essere una giornata ventosa, e poi eventualmente mostrarsi abile ad approfittare degli spazi che Alcaraz dovessi lasciargli e a quel punto, perché no, provare davvero a vincere. Non c’è dubbio che si tratti di una sfida complessa, il cui esito dipenderà in gran parte dalla qualità del gioco messo in campo dallo spagnolo e dalla sua esplosività, ma Musetti ormai ha dimostrato di valere la top ten raggiunta di recente e di saper gestire anche i momenti di difficoltà come si conviene ai campioni.

Leggi l’intero articolo