Sacchi: "Romantico, spettacolare, esaltatore di talento... Zidane, quando vieni alla Juve?"

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L'ex tecnico: "Zizou ha sempre messo il calcio offensivo al primo posto. La Serie A crescerebbe con uno come lui in panchina"

Arrigo Sacchi

Opinionista

13 ottobre - 08:19 - MILANO

Nel suo intervento al Festival dello Sport a Trento, Zinedine Zidane ha avuto parole bellissime per il Milan che ho allenato io, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Ha ricordato i nomi di molti calciatori, il trio degli olandesi ovviamente, Van Basten, Gullit e Rijkaard, e poi Ancelotti, Maldini e Baresi. E ha aggiunto che quella, per lui, è stata "una squadra di riferimento". Lo ringrazio dei complimenti a nome di tutto quel gruppo fantastico che, da Fusignano, mi ha portato sul tetto del mondo. Che ancora oggi ci sia memoria di quel Milan, di quello che facemmo in Italia e in Europa, e di quanto divertimmo il pubblico, a quasi quarant’anni di distanza, è per me un motivo di orgoglio. Significa che il nostro lavoro e i nostri successi hanno superato la prova del tempo, di solito la più complicata. 

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