Il norvegese non prende benissimo la possibilità di...sballo legale allo US Open. "Sembra il salotto di Snoop Dogg", diceva Zverev due anni fa
Lorenzo Topello
25 agosto 2025 (modifica alle 17:58) - MILANO
Alexander Zverev due anni fa l'aveva toccata delicatamente: "Sul campo 17 di Flushing Meadows c'è lo stesso odore del salotto di Snoop Dogg". A New York si sente puzza di cannabis in continuazione, persino durante allenamenti e partite dello Us Open. Lo ha sottolineato, in maniera più formale rispetto a Zverev, il collega Casper Ruud: "Questo odore è ovunque, anche sui campi. Non è il mio odore preferito, ma ci dobbiamo adattare. Ed è decisamente la cosa peggiore del torneo".
la legge del 2022
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Allo Us Open fumare marijuana è consentito dalla legge. La causa dell'odore che circonda i campi del quarto Slam stagionale è da rintracciarsi in una norma del 2021 che ha depenalizzato nello stato di New York l'utilizzo delle droghe "ricreative". Dunque si possono fumare liberamente spinelli ovunque ci sia la possibilità di utilizzare tabacco. Il risultato è... da sballo. Per tutti tranne che per Ruud, atteso dal debutto stanotte nello Slam contro l'austriaco Ofner: "È fastidioso giocare, stancarsi, e a pochi metri sentire qualcuno che fuma marijuana. Non possiamo farci niente, a meno che la legge non venga modificata. Ma dubito fortemente che possa accadere".
precedenti
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Per la verità in passato era già accaduto che un tennista si lamentasse della "curiosità" di Flushing Meadows. Maria Sakkari, nel 2021, aveva provato a spiegare la direzione verso cui stava andando il pubblico americano. E con lei la tennista svizzera Rebeka Masarova: "Quattro anni fa ho giocato su quel campo contro Svitolina. E già si sentiva quell'odore, anche se non mi ha influenzato negativamente". Ruud (e Zverev prima di lui) l'ha presa un po' peggio.