Rozier: "Dopo 10' uscirò, gioca tutti under su di me". E l'amico vende la dritta per 100.000 dollari

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Dagli atti ufficiali dell'inchiesta sulle scommesse Nba: la guardia allora agli Hornets pianifica tutto. E poi conta i soldi incassati con gli amici

23 ottobre 2025 (modifica alle 21:59) - MILANO

Chi è del giro o chi scommette abitualmente lo ammette senza problemi. "Troppo facile, con le giocate individuali". Già, troppo facile. Specialmente se conosci qualcuno che fa parte di quel mondo. Nel basket Nba, si può scommettere su ogni voce delle statistiche. Di squadra o individuali. Punti, assist, falli, tiri da 3, rubate, perse. Tutto ciò che riempie il foglio delle statistiche. Emblematici gli atti ufficiali dell'inchiesta, resi pubblici dal New York Times, che coinvolgono Rozier e altri imputati nell'inchiesta che nella sola giornata di giovedì ha portato a oltre 30 arresti in America.

LA GIOCATA

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Terry Rozier, ai tempi uno dei giocatori di riferimento per gli Hornets di Charlotte, parla al telefono con un altro imputato di una partita contro i New Orleans Pelicans del 23 marzo 2023. "Guarda che contro i Pelicans gioco al massimo 10', poi dirò di avere male a un piede, uscirò e non rientrerò più. Giocati tutti under su di me". Per chi non è scommettitore: se una giocata prevede un over 15.5 punti, se si punta sull'under si pensa che Rozier segnerà meno di 16 punti. Cosa spinga un giocatore da 160 milioni di dollari guadagnati in carriera a fare una cosa del genere, non lo possono certo raccontare i verbali dell'inchiesta. Fatto sta che la dritta in breve tempo si espande. L'amico, il primo che aveva avuto la soffiata del giocatore, la condivide con una terza persona in cambio di 100.000 dollari. La terza persona a sua volta la rivende, in cambio di una percentuale sulle vincite. Inoltre Rozier commette un altro grave errore, condividendo l'informazione con parenti e amici stretti. Non ci vuole un genio per intuire che quel flusso di giocate, di svariate centinaia di migliaia di dollari sugli under, insospettisca chi di dovere, innescando la miccia esplosa oggi in Usa.

A CONTARE DOLLARONI

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Ovviamente, Rozier gioca quella partita ed esce dopo un quarto. Lo ritroveremo, la notte del 1 aprile 2023, intento a contare i soldi delle vincite insieme alla prima persona a cui Terry aveva venduto l'informazione. Soldi facili. Troppo facili. Che però, grazie all'attività investigativa di Nba e Fbi, costeranno verosimilmente a Rozier ciò che restava della sua carriera Nba.

La Gazzetta dello Sport

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