Roberto Locatelli: “I piloti di oggi? Più digitali con problemi diversi da risolvere”

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Roberto Locatelli, campione del mondo 125 e oggi coach dei giovani talenti, analizza al Festival dello Sport l’evoluzione del motociclismo e delle nuove generazioni di piloti. Oggi, spiega Locatelli, il mondo delle corse è più tecnologico: tutto è digitalizzato, dalle analisi video delle traiettorie alle strategie di guida. I ragazzi crescono con più informazioni e strumenti, ma vincere resta difficile come allora. Il vero cambiamento, però, è nello spirito: una volta si arrivava al professionismo più tardi, con più fame e più rispetto verso chi aveva esperienza. Oggi i giovani sono più pronti tecnicamente, ma spesso manca quella componente umana, quel rapporto forte tra pilota e capotecnico che negli anni Novanta faceva crescere davvero. Locatelli difende comunque la nuova generazione italiana, che non manca di talento: cita Pini e Lunetta come i volti emergenti destinati a farsi notare nei prossimi anni. Il problema, dice, è un altro: in Italia non c’è più un campionato capace di formare i campioni come un tempo. Per crescere, i giovani devono andare in Spagna, dove il livello e la competizione restano la migliore palestra del mondo. Un Locatelli lucido e appassionato, che guarda al futuro del motociclismo con la stessa sincerità e competenza con cui affrontava le curve: senza filtri e sempre a gas aperto.

13 ottobre 2025 (modifica il 13 ottobre 2025 | 10:28)

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