Roberta Rei, il figlio mai nato e il dolore per l'aborto: "Il periodo più difficile"

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"Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita", scrive. Poi la terribile notizia: "Tutto smette di avere senso"

Giacomo Martiradonna

22 agosto - 12:22 - MILANO

Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, Roberta Rei ha scritto su Instagram un lungo post per raccontare di una ferita ancora aperta. L'inviata de Le Iene ha parlato per la prima volta dall'aborto che l'ha colpita dopo quattro mesi di gravidanza, descrivendolo come "il periodo più difficile di sempre". Il web ha risposto con migliaia di messaggi di affetto e solidarietà.

Il dramma dell’aborto di Roberta Rei

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"Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita", ha scritto la giornalista, nel ricordare la sorpresa e la gioia di una gravidanza del tutto inattesa. Una felicità che però è durata pochi mesi, fino a quando "la natura ha scelto per te" il dolore più grande. Rei ha raccontato il momento in cui tutto è cambiato: "Ho visto quello schermo quell'immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa. Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare". Poi la lunga attesa in ospedale, mentre altre donne partorivano e i neonati rompevano il silenzio con i primi vagiti. Erano per lei "coltelli che si infilavano nello stomaco".

Roberta Rei, il dolore per la perdita

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Il racconto della conduttrice affronta poi quella terribile sensazione di vuoto e di incomprensione che ha distintamente avvertito attorno a sé: "Poi tutto smette di avere senso, ma non sei tu a sceglierlo, è il tuo corpo che piange. Ma nessuno lo capisce". Al dolore si aggiunge infatti anche la delusione per le reazioni ricevute: "Ho avuto la sfortuna di provare delusione da molti a me intorno e l'immensa fortuna di scoprire abbracci inaspettati. I più belli". A distanza di mesi, Roberta Rei prova a guardare avanti: "Oggi sarebbero stati 7 mesi. Per me invece sono 40, con enormi consapevolezze in più e un pensiero alle cose belle che sicuro arriveranno".

L’appello alle altre donne

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Dalla sua esperienza personale Roberta Rei ha tratto la forza di rivolgere un messaggio a tutte le donne che hanno vissuto il medesimo straziante dolore: "Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede e che custodiscono in silenzio questo dolore è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. Io non ci sono riuscita subito". Ciò che conta davvero, spiega, è smettere di nascondere la fragilità e soprattutto concedersi tempo per guarire. "Si può essere fragili, non c’è da nasconderlo, anche questo ho imparato".

la solidarietà del web verso Roberta Rei

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"Anche io ho vissuto quest'esperienza bruttissima, che non auguro a nessuno! Si aggiunge dolore al dolore senza porsi il problema. Ci vorrebbe un po' più di sensibilità e rispetto per chi vive un momento buio", scrive qualcuno. "Una pugnalata al cuore. L'ho privato sulla mia pelle e sento addosso ogni tua parola. Ti abbraccio", scrive un altra. E ancora: "Ho perso mio figlio al nono mese, è nato con parto naturale e volato via dopo 2 giorni. Sono passati 35 anni. Per me non è passato il dolore. Io sono ancora lì" è il commento di un'altra donna.

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