Il 17% dei bambini dichiara di
''sentirsi nervoso o ansioso quando viene privato delle sue
apparecchiature digitali'', tipo smartphone, tablet o schermi: è
uno dei dati contenuti nel rapporto 'Come va la vita dei bambini
nell'età digitale', pubblicato oggi dall'Ocse. ''E' cruciale che
tutte le parti coinvolte lavorino per proteggere e sostenere i
bambini nel mondo digitale, tanti più che i rischi on-line e
off-line sul benessere dei bambini si rafforzano spesso
reciprocamente'', avverte il segretario generale dell'Ocse,
Mathias Cormann, invitando gli Stati membri a ''rafforzare la
regolamentazione e gli altri stumenti di azione, migliorare la
cultura e le competenze digitali dei bambini, fornire consigli
ai genitori e alle persone che si occupano dei bambini,
arricchire la base dati disponibile sulle attività digitali dei
bambini e la loro incidenza, considerare il punto di vista dei
bambini nell'elaborazione delle politiche'' pubbliche.
Altrettante misure, auspica Corman, che ''possono contribuire
a migliorare la sicurezza, il benessere e le opportunità
on-line". Sempre seocndo il rapporto, 51% degli studenti di 15
anni nei Paesi Ocse dichiara di essere in grado di modificare
facilmente i parametri digitali sulla protezione della privacy e
il 27,6 % riferisce di condividere fake news sui social. Nel
rapporto, l'organizzazione internazionale con sede a Parigi
suggerisce un ''approccio ambizioso per proteggere e rendere
autonomi i bambini nel mondo digitale''.
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