Prurito ai piedi: quando preoccuparsi e come riconoscere i segnali

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Dal piede d'atleta al diabete, le cause nascoste di un fastidio comune da non sottovalutare

Eugenio Spagnuolo

3 giugno - 22:16 - MILANO

I mesi caldi portano con sé una lista di piccoli tormenti: zanzare, sudore e, per molti, anche un fastidioso prurito ai piedi che sembra intensificarsi proprio quando finalmente possiamo togliere scarpe e calzini. Non sempre è colpa del caldo, però. 

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La trappola del prurito ai piedi

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Il prurito estivo ai piedi ha un'origine intuibile: "Durante l'inverno, con i piedi sempre coperti, tendiamo a dimenticarci di idratarli", spiega Jorge Escoto, membro del consiglio direttivo dell'Illustre Collegio Ufficiale dei Podologi della Comunità Valenciana, in un'intervista a Europa Press. "La pelle così si secca e questo soprattutto nella zona del tallone". Il problema non sta tanto nel prurito in sé, quanto nelle sue conseguenze. "Scatena il bisogno di grattarsi per trovare sollievo immediato", prosegue l'esperto. "Ma se siamo troppo energici, possiamo procurarci dei graffi. E qui sta il rischio: i piedi si trovano nella parte più distale del corpo, vicini a un ambiente potenzialmente sporco come il terreno. Se il paziente soffre anche di problemi circolatori o diabete, c'è il pericolo concreto di infezioni".

Le cause 

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Ma la secchezza cutanea non è l'unica colpevole. Le infezioni fungine rappresentano la causa più comune di prurito ai piedi quando questo si accompagna a eruzioni cutanee. Possono manifestarsi negli spazi tra le dita - il classico piede d'atleta - o estendersi lungo tutta la pianta, come nel caso della tigna del mocassino. "Non appena si individua un'infezione, è fondamentale consultare un podologo", avverte l'esperto. "Solo così possiamo applicare il trattamento più adatto per bloccarla e impedirne la diffusione".

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C'è poi un aspetto a cui raramente pensiamo: le reazioni allergiche ai materiali delle calzature. Con l'arrivo della bella stagione, molti abbandonano i calzini e le scarpe entrano in contatto diretto con la pelle. "Abbiamo riscontrato casi in cui materiali sintetici, coloranti o colle causano reazioni allergiche che si manifestano con arrossamento e prurito", precisa Escoto. "Ma di solito basta interrompere l'uso delle calzature incriminate per vedere scomparire i sintomi".

Campanelli d'allarme 

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Più preoccupante è quando il prurito segnala una malattia sistemica come il diabete, che provoca secchezza cutanea e riduzione del flusso sanguigno. "È qui che dobbiamo prestare la massima attenzione", sottolinea il podologo. "Chi ne soffre è soggetto a diverse complicazioni. Grattarsi eccessivamente senza cure adeguate può causare ferite ad altissimo rischio di infezione e persino ulcerazione".

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Il messaggio è chiaro: quel prurito primaverile ai piedi che spesso sottovalutiamo può essere un segnale da non trascurare. A volte basta una buona crema idratante, altre volte serve l'occhio esperto di uno specialista per evitare che un fastidio banale si trasformi in qualcosa di più serio.

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