Assieme a Christian Rosiello, condannati anche Francesco Lucci, fratello di Luca, e Riccardo Bonissi
19 giugno - 18:30 - MILANO
Il Tribunale di Milano ha inflitto 4 anni e 20 giorni di reclusione a Christian Rosiello, ex bodyguard di Fedez, ritenuto parte dell’associazione a delinquere riconducibile ad alcuni ultras della Curva Sud di San Siro. Stessa accusa per Francesco Lucci, fratello dell’ex leader degli ultras milanisti Luca Lucci, condannato a 5 anni e 6 mesi, e per Riccardo Bonissi, cui invece sono stati comminati 3 anni e 8 mesi.
Due filoni processuali
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Il verdetto emesso dal collegio della sesta sezione penale è parallelo al procedimento conclusosi martedì con la condanna complessiva a quasi 90 anni di carcere per 16 capi ultras di Milan e Inter. Tra i principali imputati, figurano Luca Lucci, Andrea Beretta, Daniele Cataldo e Marco Ferdico, ai quali sono stati inflitti 10 anni di reclusione (8 per Ferdico).
La condanna penale
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Nella seconda tranche processuale, il pubblico ministero Paolo Storari aveva richiesto pene comprese tra 4 anni e mezzo e 6 anni e 10 mesi per i tre imputati, di età compresa tra i 35 e i 45 anni, tutti difesi dall’avvocato Jacopo Cappetta. Secondo il pm, le accuse comprendono la partecipazione a un'associazione a delinquere collegata alla Curva Sud, nonché 16 episodi riconducibili a lesioni, aggressioni a steward, danneggiamenti di locali pubblici e atti di violenza avvenuti tra il 2018 e il 2024. Tra questi, l'aggressione a Giancarlo Lombardi, detto Sandokan, nel gennaio 2024, e quella al personal trainer Cristiano Iovino avvenuta il 21 aprile 2024. Contestati anche reati di resistenza a pubblico ufficiale, estorsione e possesso di armi improprie come coltelli, tirapugni e passamontagna. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Danni patrimoniali e di immagine
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Il tribunale ha stabilito anche un risarcimento a favore delle parti civili, costituite dalla Lega Serie A e dal Milan. Per entrambe, rappresentate rispettivamente dagli avvocati Salvatore Pino ed Enrico de Castiglione, è stata disposta una provvisionale pari a 40mila euro ciascuna. L’entità definitiva dei danni patrimoniali e di immagine, tuttavia, potrebbe essere ridefinita in sede civile.
Il legale Cappetta: "condanne infondate"
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Secondo la difesa, l'impianto accusatorio non reggerebbe. "Manca un programma associativo volto a commettere delitti in maniera nitida e gli episodi di violenza indicati dal pm dimostrano proprio che non è una violenza preventivata e voluta dai capi", ha dichiarato a caldo l'avvocato Jacopo Cappetta, legale degli ultrà coinvolti. "Le condanne più infondate sono quelle di Luca e Francesco Lucci così come le altre ma dobbiamo leggere prima le motivazioni delle sentenze".
La Gazzetta dello Sport
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