Nuova riunione tra i federali in vista delle elezioni del 26 giugno. Al momento sembra una lotta tra il presidente della Federcanoa Buonfiglio e l'ormai ex n.1 del Cip Pancalli. Petrucci: "Serve discontinuità". Binaghi: "Cercano di forzare la mano..."
Il 26 giugno, data delle elezioni Coni presso il Centro di preparazione olimpica all'Acqua Acetosa a Roma, è ancora lontano. Il 5 giugno è il termine ultimo per presentare le candidature, ma la situazione al momento resta abbastanza complessa. Oggi pomeriggio i presidenti delle federazioni si sono di nuovo ritrovati al Coni. All'incontro di Palazzo H, che segue quello del 14 aprile, ha partecipato anche Giovanni Malagò che, anche se ufficialmente dovrà sempre avere una posizione super partes, è chiaro che alla fine cercherà di fare pesare il pacchetto di voti che i suoi fedelissimi potrebbero far convergere sul candidato prescelto dalla maggioranza dei federali. Ad oggi il nuovo presidente dovrebbe uscire dalle tre persone finora candidate: l’ormai ex presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli (al suo posto il favorito per le elezioni sempre del 26 giugno, sembra essere l'attuale presidente delle bocce Marco Giunio De Sanctis), il numero uno della Federcanoa Luciano Buonfiglio e l’ex velista Ettore Thermes. Ci sarebbe anche Diana Bianchedi, che ha manifestato proprio alla Gazzetta l'intenzione di partecipare alla "gara", ma è rimasta finora alla finestra.
famiglia sportiva
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"Il riscontro è positivo dopo il mio annuncio, vado avanti convinto. C'è la necessità non di una discontinuità, ma di un modello di percorso che tenti di rimettere tutti insieme. La famiglia sportiva è sempre stata unita e noi dobbiamo uscire da questa competizione elettorale, che non è una guerra, in modo unito", le parole di Pancalli, prima dell'incontro di oggi, durato due ore abbondanti. Un incontro che invece, secondo Buonfiglio, "ha rafforzato" la sua posizione.
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E Malagò? "È giusto che i presidenti federali abbiano una persona che sia candidata, è un discorso di buon senso - dice -. Chiunque dei presidenti federali si candiderà sarà preso in considerazione. Ma oggi non ce ne sono altri e dunque vado per ovvietà". In pratica, Malagò attende nuove candidature (anche se pare che quella di Bianchedi non l'entusiasmi più di tanto), ma se le elezioni fossero oggi appoggerebbe Buonfiglio.
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Il n.1 della Federazione Tennis e Padel, Angelo Binaghi, da sempre contrario alla gestione di Malagò, non le manda a dire appena uscito dalla riunione. "Hanno tentato di forzare la mano con Buonfiglio che è stato vicepresidente di Pagnozzi la sera prima e poi il giorno dopo di Malagò. Questa è discontinuità? Il presidente deve avere una storia che sia garanzia di tutti. Io so chi non voterò. Devono essere date le garanzie ai presidenti di poter esprimere il loro parere senza finire davanti la procura della Repubblica o al Garante dell'Etica o sotto minaccia. Noi del tennis siamo degli osservatori, non abbiamo alcun candidato e non ci candidiamo, siamo solo qua per osservare se ci saranno le condizioni per tornare a occuparci di Coni". Anche il presidente della Federbasket Gianni Petrucci invoca "discontinuità con il passato. Lo dobbiamo dimostrare al Governo. Non faccio nomi. Oggi le elezioni devono essere di un presidente che porti discontinuità". Intanto nei prossimi giorni Buonfiglio presenterà ai colleghi presidenti la sua bozza di programma. "Così potrò ricevere da loro dei suggerimenti - dice ancora il n.1 della Federazione Italiana Canoa Kayak -. Il mio sarà il programma di tutti". Insomma, è caccia ai voti. La sfida Buonfiglio-Pancalli è senza un favorito e non pare scaldare il cuore dei federali che probabilmente attendono un nome che possa mettere d'accordo tutti.
greg e marta
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Nel frattempo oggi sono scaduti i termini per presentare le candidature al Consiglio Nazionale Coni con due nomi, più di altri, di spicco: c'è il nuotatore azzurro Gregorio Paltrinieri in quota atleti e Marta Pagnini, consigliera Federginnastica, in quota tecnici.