Modifiche sulla sospensione posteriore e qualche dettaglio migliorato sulla SF-25 per adattarla alle caratteristiche del circuito: ma gli sviluppi maggiori si vedranno a Barcellona con la nuova ala
Paolo Filisetti
15 maggio - 22:45 - MILANO
La Ferrari arriva a Imola con uno sviluppo a livello aerodinamico che di fatto completa quello introdotto in Bahrain, con alcune modifiche al fondo e più in generale alcuni adeguamenti a livello di ali, specifici per questo tracciato. Non un pacchetto ampio, anche perché tra due settimane ne seguirà un altro che includerà anche la nuova versione di ala anteriore secondo limiti di flessibilità incrementati dal regolamento Fia.
sospensione ferrari
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I limiti della SF-25 sono emersi chiaramente a Miami, dove è stato chiaro che una carenza molto rilevante fosse la trazione in uscita dalle curve lente e, soprattutto, la percorrenza di curve medio lente con raggio di curvatura piuttosto ampio. In sostanza, il set up della vettura per gestire il retrotreno aveva indotto, anzi peggiorato, il sottosterzo mandando in crisi l’anteriore. Alla base di questi problemi il concetto della sospensione posteriore, dimostratosi in parte inadeguato a sposare il diverso bilanciamento della vettura derivante dall’adozione della sospensione anteriore pull rod. I tecnici a Maranello avrebbero studiato modifiche non invasive alla sospensione posteriore, di fatto modificando lievemente l’inclinazione dei bracci superiori e del tirante pull rod.

problema curve veloci
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Ma per il GP dell’Emilia Romagna e poi per il GP di Spagna tra due settimane, l’attenzione resta focalizzata sul miglioramento del bilanciamento aerodinamico della SF-25, cercando soprattutto di rendere più stabile il centro di pressione aerodinamica, dimostratosi un punto debole sostanziale di questa vettura nei lunghi curvoni veloci. L’instabilità di questo “baricentro” aerodinamico di fatti rende il comportamento imprevedibile non trovando peraltro quella mediazione dinamica da parte della sospensione posteriore, in grado di dare un’adeguata stabilità al retrotreno. A Imola, il primo step dello sviluppo che poi in Spagna si completerà anche con l’adozione di un’ala anteriore di nuova concezione e soprattutto costruzione per rientrare nei nuovi limiti di flessibilità che entreranno in vigore proprio a Barcellona.