Dopo due anni ai margini, è sempre più vicino il ritorno in campo per l'ex centrocampista bianconero, inserito in lista Champions da Hutter. Il primo ostacolo? Perdere peso
Alessandro Grandesso
5 settembre - 13:17 - PARIGI (FRANCIA)
Due anni senza giocare, ma anche una squalifica per doping e uno tsunami giuridico familiare che hanno fatto passare il calcio in secondo piano. Anche così Paul Pogba è finito ai margini, appesantito dai troppi chili, raggiungendo quasi un quintale, come ha raccontato il fratello Florentin, prima di riprendere in mano il proprio destino e puntare al ritorno. Al Monaco prima. E in nazionale, come ulteriore obiettivo. Insomma, un nuovo Pogback che potrebbe concretizzarsi già tra una decina di giorni in Champions League. In attesa di sfidare la Juventus con cui ha un paio di conti in sospeso.
quasi 100 kg
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“Il periodo senza calcio – ha spiegato a RmcSport, il fratello Florentin, ex difensore del Saint Etienne – è stato molto lungo per Paul. L'ho seguito in ogni fase, pure quando è salito fino a 98 chili per poi perdere peso e rimettersi in forma. Sono sicuro che diventerà un punto di riferimento per la squadra cui trasmetterà la sua esperienza”. Nel frattempo, il centrocampista ha completato ogni tappa del processo di recupero. Avendo disputato l'ultima partita ben due anni fa, Pogba ha seguito una preparazione specifica come pianificato dal club del Principato, dove ha deciso di rimettersi in gioco. Il tutto dopo essersi consultato anche con l'ex monegasco Mbappé e aver visitato a maggio il nuovo centro di allenamento, incontrando il proprietario Rybolovlev e l'ad Thiago Scuro, oltre che l'allenatore Hutter. Insomma, si è trattata di un'operazione di ampio raggio per portare in Ligue 1 il campione del Mondo 2018, che sogna un ritorno in nazionale in tempo per il prossimo Mondiale.
rientro in champions
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Una missione difficile, ma non impossibile, visto che Pogba sembra già in anticipo sui tempi. Ai primi di luglio, alla presentazione ufficiale, Scuro aveva pianificato un rientro in tre mesi. Dopo i sorteggi di Champions, il dirigente non ha escluso di vederlo in campo già per la prima giornata della competizione europea, contro il Bruges: “Se tutto procede a dovere”, ha sottolineato Scuro che non intende correre rischi. Anche perché con Pogba, ma pure con gli innesti del centrale Dier e del portiere Hradecky, il Monaco ha avviato una strategia per il innalzare il tasso di esperienza, mancata la scorsa stagione quando la squadra di Hutter fu eliminata ai sedicesimi dal Benfica.
in campo contro la juve
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Nei giorni scorsi, Pogba ha cominciato a partecipare in parte agli allenamenti collettivi, con e senza palla, seguendo però anche il programma personalizzato. C'è però ormai l'idea di arrivare a una prima convocazione per respirare l'aria del campo contro il Bruges, oppure per un impiego più consistente nella seconda giornata, contro il Manchester City. Una sorta di derby personale per l'ex dello United che ha di sicuro segnato sul calendario la data del 28 gennaio, quando a Montecarlo per l'ultimo turno di Champions, si presenterà la Juventus, con cui ha qualche conto in sospeso, come dichiarato a giugno in una intervista: “Avevo chiesto aiuto al club, come la possibilità di fare dei massaggi o di avere un preparatore atletico. Ne avevo il diritto, ma diciamo che non mi hanno sostenuto e questo mi ha colpito, non ne ho capito il motivo. Credevo di essere in guerra contro l'antidoping non contro la Juve”. E contro i bianconeri, Pogba potrà chiudere il cerchio negativo, dopo aver smaltito il quintale e ritrovato una certa armonia in famiglia. Anche con il fratello Mathias, condannato a dicembre a tre anni di prigione proprio per estorsione ai danni di Paul.