Possono nascondere polvere, muffa e pollini: tutto quello che c'è da sapere sui filtri dei condizionatori
Anna Castiglioni
5 agosto - 19:07 - MILANO
Quando le giornate si fanno calde, accendere l’aria condizionata diventa quasi un gesto istintivo. Ma c’è un aspetto che molti trascurano: la manutenzione dei filtri. Se non vengono puliti regolarmente, possono trasformarsi in veri e propri serbatoi di polvere, muffe, batteri e allergeni. Come ricorda il Ministero della Salute, un impianto mal tenuto non solo compromette l’efficienza energetica, ma può diventare un veicolo di contaminazione, peggiorando la qualità dell’aria che respiriamo in casa o in ufficio. Le conseguenze possono manifestarsi con sintomi generici ma fastidiosi: occhi irritati, mal di testa, stanchezza e disturbi respiratori.
i rischi di una scarsa manutenzione dei filtri
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito l’inquinamento indoor tra le principali minacce alla salute globale. Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in ambienti chiusi, e respirare aria contaminata può aumentare il rischio di patologie respiratorie e cardiovascolari. I condizionatori, se trascurati, diventano parte del problema: la loro funzione di ricircolo dell’aria amplifica la diffusione di agenti patogeni se i filtri non sono puliti. Secondo diverse analisi, i climatizzatori possono diffondere batteri come la Legionella o agenti irritanti responsabili di reazioni allergiche e problemi polmonari.
pulizia o sanificazione dei filtri?
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La buona notizia è che pulire i filtri è un gesto semplice, che possiamo eseguire anche da soli, almeno nelle sue forme più basilari. L’Istituto Superiore di Sanità distingue chiaramente tra pulizia ordinaria e sanificazione professionale. La prima consiste nel rimuovere polvere e detriti visibili, lavando i filtri con acqua tiepida e sapone neutro o con alcol etilico al 75%, lasciandoli poi asciugare completamente prima di reinserirli. La sanificazione, invece, è più profonda e richiede l’intervento di tecnici qualificati, specialmente nei contesti pubblici o in caso di impianti centralizzati.
Non solo salute: efficienza e risparmio energetico
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Oltre alla salute, la manutenzione dei filtri influisce direttamente sull’efficienza energetica. Un filtro sporco costringe l’apparecchio a lavorare di più per raggiungere la temperatura desiderata, con un conseguente aumento dei consumi e un’usura più rapida dei componenti. Si stima che una manutenzione regolare possa migliorare l’efficienza dell’impianto fino al 30%. Inoltre, i filtri ad alta efficienza (come quelli HEPA o MERV 11-13) sono utilissimi per trattenere particelle più sottili e inquinanti, ma anch’essi vanno puliti o sostituiti periodicamente per restare efficaci.
come pulire i filtri dell'aria condizionata
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Dedicare una mezz’ora alla pulizia dei filtri, soprattutto all’inizio dell’estate e durante i periodi di utilizzo intenso, è un investimento minimo che ha un ritorno notevole. Per chi non lo ha mai fatto, il primo passo è consultare il manuale del condizionatore, dove viene indicato come aprire il pannello frontale e accedere ai filtri. Una volta estratti, i filtri vanno spolverati con un aspirapolvere o una spazzola morbida, quindi lavati con acqua tiepida e sapone neutro. Dopo l’asciugatura completa, si possono reinserire e richiudere con cura l’apparecchio. In caso di dubbi, molti produttori offrono video tutorial ufficiali sul proprio sito. Se l’impianto è centralizzato o molto datato, è consigliabile rivolgersi a un tecnico qualificato per un controllo completo. Prendersi cura dell’aria che respiriamo in casa è un atto di prevenzione semplice, alla portata di tutti. E pulire i filtri ogni estate è un’abitudine intelligente che migliora il benessere quotidiano, protegge la salute e aiuta anche l’ambiente, riducendo i consumi.