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Jasmine vince 6-2 7-6 (4) all'esordio contro l'australiana. Per la terza volta in carriera supera il primo turno degli Us Open
Luigi Ansaloni
25 agosto - 03:08 - MILANO
Nessun problema per Jasmine Paolini al debutto dello Us Open. La testa di serie numero 7 del torneo, finalista a Cincinnati qualche giorno fa, ha battuto la qualificata australiana Destanee Aiava, numero 168 del mondo, in due set - 6-2 7-6 (4) - in un’ora e 33 minuti).
l'avversaria
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Aiava ha mostraso solo a tratti perché qualche anno fa era considerata una delle promesse del tennis femminile. La 25enne di Melbourne, che ha avuto la sua migliore stagione nel 2017, prima di dover combattere con i suoi demoni interiori e perdersi un po' per strada. Adesso la Aiava, di origine maori (il papà è neozelandese) e grandissima fan di Serena Williams (ha iniziato a giocare guardandola in tv) sembra a poco a poco essersi ritrovata, e il suo gioco lo dimostra, ma certo a livello non ancora sufficiente per poter competere alla pari con una giocatrice completa e di esperienza come la Paolini.
la partita
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Il primo set è rimasto in equilibrio fino al 2-2, quando Jasmine ha rotto gli indugi e ha finalmente trovato il break dopo qualche occasione sprecata, ha infilato 4 game di fila, per chiudere il primo set in 39 minuti. Nel secondo l’australiana (prima giocatrice degli anni 2000 a vincere una partita a livello Wta, otto anni fa) è partita alla grande, portandosi avanti di un break, per poi essere ripresa immediatamente dalla Paolini, che pareggia conti. Le due hanno giocato alla pari per tutto il resto del parziale, con Jasmine sempre sul punto di scattare in avanti per chiudere il match, non riuscendoci mai. Il tie-break è inevitabile, dove la toscana inizia con due minibreak ma avanti 3-1 subisce 3 punti di fila, andando sotto 3-4, poi tira fuori tutta la sua classe e il orgoglio, realizza quattro punti di fila e chiude il match, superando per la terza volta in carriera il primo turno a New York. Al secondo turno affronterà la vincente dell’incontro tra Aliaksandra Sasnovich e Iva Jovic.
