Partita emozionante sul Centrale, Jasmine si impone 6-7 6-4 6-2 dopo 2 ore e 22 minuti di gioco
Jasmine Paolini è infinita. Parte forte, si spegne, si riaccende, va nuovamente sotto, poi risorge e porta l’Italia alle semifinali degli Internazionali, a 11 anni di distanza dall’impresa dell’amica Sara Errani, che nel 2014 arrivò addirittura in finale perdendo con Serena Williams. Contro la 21enne russa Diana Shnaider, all’11° posto nel ranking Wta e in grande ascesa, finisce 6-7 (1) 6-4 6-2 a favore della numero 5 del mondo. Quattro partite in una, 2 ore e 22 minuti di gioco e Foro Italico in estasi. Paolini sta sfruttando benissimo il corridoio che si è aperto nella parte bassa del tabellone dopo la sorprendente eliminazione della n.2 del seeding Swiatek. E non ha intenzione di fermarsi qui. In semifinale sfiderà la vincente tra l’ucraina Svitolina, n.14 della classifica, e la statunitense Stearns, n.42.
la partita
—
L’avvio di Paolini è semplicemente perfetto. Imposta la partita comandando lo scambio e cercando di non subire i colpi pesanti di Shnaider. Tattica che riesce per una ventina di minuti. L’italiana strappa due volte il servizio alla russa, annulla una palla break e vola sul 4-0. Punto dopo punto, la più giovane prende campo e inizia a carburare con quel diritto che fa davvero male. Paolini si demoralizza, commette errori grossolani e non sfrutta nemmeno i due doppi falli consecutivi della rivale che va al sorpasso: 5-4. Ecco che Jasmine reagisce, sposta Shnaider con colpi più angolati e profondi e piazza il break del controsorpasso per il 6-5. Il pubblico canta “Olé, olé, olé, olé, Jasmine, Jasmine”, la favola sembra poter riprendere, ma è solo un’illusione. Shnaider sale di livello, strappa il servizio e domina il tie break concedendo un solo punto. La partita, in pratica, finisce qui. La mancina si porta facilmente sul 3-0, poi arriva la sospensione per pioggia. Qualche minuto di interruzione, al rientro il film sembra non cambiare: 4-0. E invece sì. Evidentemente Jasmine deve aver riordinato le idee perché adesso si mette ad alzare le traiettorie sul rovescio della dirimpettaia e, soprattutto, sbaglia molto meno. Le certezze di Shnaider crollano man mano che Paolini si avvicina nel punteggio. Sei giochi consecutivi e conquista del set: 6-4. Incredibile, si va al terzo. Jasmine gioca meno profondo e viene punita. Va sotto 2-0, poi recupera in un quarto gioco lunghissimo, nel quale Shnaider annulla due palle break con un quasi ace e un diritto imprendibile, ma poi commette l’ennesimo errore non forzato. I tifosi del Centrale esultano, la giovane rivale non ci sta ed entra in polemica con loro. Ora è una partita di nervi. Paolini accelera e trasforma la terza palla break del 4-2, poi respinge gli assalti di Shnaider e blinda il vantaggio (5-2) per chiudere 6-2.